Il ministero pastorale dell’incaricato diocesano per il “sovvenire”: il fascino e le difficoltà di essere pionieri, S.E. mons. Vincenzo Manzella (2007)
Chi deve essere l’incaricato diocesano? Quali sono i suoi compiti? Qual è il ruolo dei referenti territoriali, zonali, vicariali e parrocchiali? Tutti insieme rappresentano una straordinaria rete: forte, se ben tessuta, molto fragile quando così non è. Prima di stabilire cosa deve fare l’incaricato, poiché non vi è un problema del “cosa fare” o di una scaletta da rispettare, devo chiedermi “chi” deve essere un incaricato, e cioè, se egli è autentica testimonianza di quei valori ecclesiali che sono e saranno sempre il dono più grande, il frutto duraturo del proprio impegno nella Chiesa. Per fare un esempio: con il passare del tempo l’otto per mille potrebbe subire delle modifiche, forse ci sarà qualcosa di meglio, ma è chiaro che esso fa parte delle cose umane e perciò prima o poi farà parte della storia. Quel che resterà, però, sarà il frutto del nostro lavoro, saranno quei valori che attraverso la nostra opera si sono consolidati e radicati nella Chiesa: ecco cosa è davvero importante! L'intervento parte da una riflessione il brano degli Atti degli Apostoli che ci descrive qual era l’organizzazione delle prime comunità di cristiani.