La vicinanza ai nostri preti diocesani con lOfferta fa lenti passi avanti. Lo segnala nel primo semestre 2014 lincremento delle donazioni superiori rispetto ad un anno fa- ma concentrato tra fine aprile e maggio, in coincidenza con larrivo della rivista Sovvenire (il cui primo numero annuale è inviato tradizionalmente in coincidenza della Pasqua, questanno dunque il 20 aprile). Ma eccezion fatta per questa porzione danno, che pure rappresenta una ventata di speranza per la crescita delle Offerte ha evidenziato Paolo Cortellessa del Centro studi del Servizio promozione Cei, la raccolta è rimasta piuttosto debole nei mesi precedenti e successivi.
Mentre andiamo in stampa riusciamo a vedere le donazioni solo fino al 30 giugno. Dunque ancora senza lapporto dei lettori del nostro giornale con il numero estivo, recapitato anziché a metà giugno (anche per disguidi postali, segnalatici da tutta Italia) solo a metà luglio. I dati, senza una ripresa corale dellattività di promozione, nazionale e sul territorio, restano in flessione rispetto al 2013.
Contributi in frenata (-16,1%), minor numero di donazioni (-16,7%), mentre lofferta media è limata al rialzo del +0,8%. È possibile che lestate faccia registrare comunque maggior partecipazione, seppure rimandata di un mese. Lo sapremo solo più avanti.
Di certo solo la seconda metà dellanno varrà a far fare un salto di qualità alla partecipazione e allesito della raccolta per i nostri sacerdoti. Dunque una sfida alta, sostenuta dallapprezzamento e dallaffetto per un impegno pastorale che ovunque in Italia non arretra. Lauspicio ora è che la ripresa danno pastorale porti dinamismo e vino nuovo nelle comunità, tra gli incaricati diocesani, parrocchiali e i donatori. E li motivi a non rinunciare a dire grazie ai nostri don. Le potenzialità sono nei grafici di queste pagine, in qualche modo complementari nel loro fotografare le offerte 2013, indipendentemente dagli importi. Mostrano infatti che se nellultimo anno è il centro-nord del Paese ad essere più attivo nel sostegno alla missione dei preti diocesani (con significative eccezioni in Sardegna, Puglia, Basilicata e parte della Sicilia), tuttavia è per lo più nel centro-sud che si sono registrati i maggiori incrementi. Il cammino evangelico del sovvenire in Italia è ancora nelle nostre mani.