«Ringrazio Dio quando vedo oggi il volto di queste donne dopo averle conosciute nella disperazione» aggiunge suor Elvezia. «Ritrovano serenità e forza accanto ai figli. Sono ragazze coraggiose, hanno affrontato dolori e maltrattamenti, meritano il rispetto di tutti». Circa sessanta giovani sono passate di qui. «La nostra opera è possibile grazie a chi firma l8xmille, attraverso cui la nostra diocesi di Albano può destinarci 80 mila euro lanno spiega suor Elvezia.
Lo spirito del dono sostiene la vita di questa casa. «Il nostro modello è Maria, maestra damore e di speranza, per meglio aiutare le giovani mamme a ritrovare un posto nella società per sé e i figli» aggiunge suor Maria de Lourdes. «Quando sono rimasta incinta, il mio compagno non ci ha voluto accettare» ricorda Alina, 30 anni. «Allora mia madre era malata e non poteva darmi aiuto. La seconda famiglia lho trovata qui. Mio figlio è nato e ho ripreso in mano la nostra vita». Arianna, 29 anni, una bambina di 5: «La comunità mi ha fatto crescere, oggi vorrei tanto ricambiare».
Daniela, 27 anni, con sua figlia qui ha trovato un tetto per due anni, ora ha un appartamento e un lavoro: «Ma torno spesso per dare una mano, il legame daffetto tra noi in questa casa è forte, ha ridato radici alla mia vita». C.C.
Oggi unala accoglie 25 ragazze, unaltra il presidio Caritas e il Centro diocesano di Pastorale della vita, diretto da don Massimiliano Alesina. «Casa Virginia è unica nella sua tipologia sul territorio regionale, per il suo intento di unificare la pastorale diocesana, per la reale alternativa allaborto che offre, fino al suo progetto formativo, medico e di orientamento al lavoro, soprattutto stagionale: dalla coltivazione di fragole, pesche, agrumi allapicoltura, dalla lavorazione della liquirizia -di cui Rossano è una delle capitali italiane, con laboratori risalenti al 700 che producono la varietà più pura del mondo- fino al terzo settore».
Valentina, 29 anni, tre figli, ricorda: «Vengo da un passato di abusi da parte di un uomo violento, ma ricominciare è possibile. Grazie alla comunità di Rossano ho avuto anche laffidamento del mio figlio più piccolo, potendo contare su un alloggio e un lavoro. E adesso cerco di ricambiare come volontaria qui».
Da un anno la casa è gestita dalle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, subentrate per motivi di anzianità alle Suore di Nostra Signora della carità del Buon Pastore, la cui fondatrice è la religiosa francese Rosa Virginia Pelletier.
«Rispondiamo ai bisogni del territorio, a forte presenza di immigrati rumeni, a rischio prostituzione, in un contesto sociale frammentato e macchiato dalla criminalità organizzata» spiega suor Carmelina, madre superiora. «Per le ragazze» aggiunge suor Teresa «abbiamo avviato laboratori artigianali di pasticceria, ricamo e bomboniere. Poi, grazie ai trenta volontari del Centro per la vita, ci finanziamo con raccolte fondi nelle scuole, mercatini di solidarietà, corsi di recupero scolastico e diplomi professionali. Viviamo con il solo sostegno della diocesi e dei benefattori». S.L.
CASE-FAMIGLIA