SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Quanti progetti sociali ideati nelle nostre parrocchie

Sempre più comunità creano cultura e lavoro. Ecco i dieci progetti premiati quest’anno
1 Settembre 2016

di TERESA CHIARI
foto MAURIZIO COGLIANDRO/ANDREA MALTESE/PARROCCHIE S. VITALIANO A SPARANISE E S. NICOLO’ DI BARI A FABRIANO/CREATIVE COMMONS

 

Sono centinaia i sacerdoti e le parrocchie che oggi rispondono alle sfide più difficili con interventi concreti. L’edizione 2016 del concorso I Feel Cud è uno spaccato dell’Italia di oggi, dove c’è bisogno di tutto, specie sul fronte dell’educazione dei giovani e dell’emergenza occupazione. E in cui l’azione fattiva della Chiesa locale prova a fare la differenza per far risorgere cittadini e territorio. I premi assegnati quest’anno ai 10 migliori progetti sociali su oltre 200 candidature tra le parrocchie impegnate a far crescere l’8xmille, riconoscono ad ognuna un finanziamento per realizzarli.

LE CHIESE, INCUBATORI DI SPERANZA E FUTURO
A scorrere la lista delle iniziative presentate emerge che nuovo impegno dei preti diocesani è la creazione di posti di lavoro. E in tanti ci riescono con piani d’intervento solidi. Quindi le nuove generazioni, da strappare allo strapotere della criminalità, al bullismo o alla dispersione scolastica: per loro campetti di calcio, scuole di musica e doposcuola di qualità, ma anche spazi verdi di ritrovo in paesi “dove non esiste nemmeno una piazza”.Sono molti i fronti su cui le chiese locali si ingegnano: centri anziani, sportelli di aiuto alle coppie, punti anti-usura e anti-ludopatie, o laboratori creativi dove spezzare la depressione dei più soli, fino a mille forme di sostegno al budget familiare. Spicca, ad esempio, la parrocchia di don Dino Taormina, S. Ambrogio, nel quartiere Tommaso Natale di Palermo, che grazie a Maria Conciauro e altri ideatori dà vita ad una biblioteca parrocchiale dove trovare i libri di testo delle scuole medie e vocabolari per le famiglie in difficoltà economiche. Un passo decisivo contro l’abbandono scolastico, che dà man forte alla qualità dell’apprendimento.

 

 

L'’IMPEGNO DEI SACERDOTI
Citiamo per prima una delle comunità che non hanno vinto, per dare l’idea del valore dei progetti presentati e della difficile selezione. Ecco dunque i riconoscimenti di quest’anno, con la promessa che parleremo diffusamente nei prossimi numeri anche di molti altri tra i partecipanti, proprio perché quanto preti e fedeli realizzano ogni giorno merita il nostro sostegno. Prima di tutto con le Offerte deducibili. Ma anche diffondendo la consa-pevolezza verso un’opera di promozione umana così rilevante.

 

DOVE ANDRANNO I FONDI CEI
Sul podio quest’anno la parrocchia Gesù Divin Salvatore di Roma, affidata a don Cicero José De Almeida, che si è aggiudicata 15 mila euro per i corsi di elettricista, idraulico ed edile, primo passo per una cooperativa di quartiere. Al secondo posto la parrocchia Ss.Cosma e Damiano di Acireale (Catania), con don Mario Giuseppe Arezzi e collaboratori, il cui piano d’inserimento dei migranti negli orti sociali biologici è valso 10 mila euro.
Terza la parrocchia triestina SS. Andrea e Rita, oggi guidata da don Valerio Muschi: 8 mila euro al fondo di microcredito collegato al centro ascolto, a sostegno non assistenziale di chi è in difficoltà.
Quarto (con 6 mila euro) il piano di don Liberato Laurenza e i parrocchiani di S.Vitaliano a Sparanise (Caserta): I Feel Green crea corsi di formazione agricola (potatore, innestatore) in una realtà dove la disoccupazione è bacino di coltura dei clan di camorra.
Quinta (4 mila euro) la parrocchia S.Nicolò di Bari a Fabriano (Ancona) con il laboratorio di arti e mestieri “per rispondere al crescente disagio occupazionale e umano” scrive il team di don Luigi Forotti. Alla parrocchia comasca San Martino di Rebbio, 6° posto e 3 mila euro per la seconda accoglienza e l’inclusione sociale in un quartiere a forte flusso migratorio, con corsi di alfabetizzazione e stages. Lo firmano il parroco don Giusto Della Valle e undici fedeli.
Duemila euro e 7° riconoscimento per la parrocchia messinese Ss. Salvatore e il suo doposcuola per contrastare abbandono scolastico e devianza minorile, presentato dal gruppo di don Nico Rutigliano e dalla onlus Don Guanella. Infine, 8° posto e mille euro per la parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Randazzo (Catania) dove il gruppo di don Santo Leonardi punta a dar vita a corsi in informatica, sartoria, e-commerce e ristrutturazioni.
A pari merito il premio della giuria (mille euro a testa) per il miglior video dell’evento di sensibilizzazione 8xmille, organizzato dalle parrocchie di S. Giustina a Mondolfo (Pesaro-Urbino) affidata a don Aldo Piergiovanni e S. Maria Addolorata di Alezio (Lecce), dov’è parroco don Antonio Minerba.

 

COME CANDIDARSI L’ANNO PROSSIMO
Per partecipare infatti, oltre al progetto sociale, ogni parrocchia ha inviato la video-documentazione di un appuntamento organizzato per informare sulle opere 8xmille locali e le forme di sostegno alla missione della Chiesa, dalle Offerte alla firma dei modelli fiscali CU. “È impressionante lo spirito d’iniziativa delle parrocchie in risposta ai bisogni concreti del popolo di Dio” indica Matteo Calabresi, responsabile del Servizio promozione Cei, che anche la prossima primavera replicherà il bando, anche su facebook (facebook.com/ifeelcud) e twitter (twitter.com/IfeelCUD). Anche così i semi di speranza evangelica crescono. www.ifeelcud.it

 

FABRIANO (Ancona)

È nata ArtLab, la start up artigianale

Carta e ceramica, per questo Fabriano è nota in tutta Italia. Meno noto è come uno dei distretti industriali più dinamici del Paese versi oggi in crisi economica e occupazionale. Per rispondere ‘allo sconforto di tante famiglie - indicano don Luigi Forotti, Elisabetta Maria Cammoranesi, Giovanni Fazio e gli altri parrocchiani di San Nicolò - e all’impoverimento dopo la chiusura di diverse aziende, è nato ‘ArtLab’.
Destinatari i cittadini in cerca di prima occupazione e licenziati. Il 5° premio è stato assegnato al laboratorio artistico di carta, ceramica, gesso e restauro di mobili antichi, che valorizza le tipicità di Fabriano tutelando materie prime e maestranze. Inclusi i corsi di vendita on line e all’ingrosso, per dare gambe alla start up. Il progetto includerà anche i disabili psichici della casa diocesana ‘Madonna della Rosa’. In modo che nessuno nel territorio resti escluso.

 

SPARANISE (Caserta)

I feel green, la formazione ambientale crea lavoro

Una terra da riscoprire e liberare da criminalità e disoccupazione. A Sparanise, nord del Casertano, il parroco don Liberato Laurenza con Luigi Coppolino e altri parrocchiani di S.Vitaliano hanno pensato ad I Feel Green perché il fallimento di tante aziende del distretto industriale locale ha portato alla scoperta del “grave impatto ambientale provocato nel tempo dalla megacentrale a turbogas e dalla più grande discarica interrata d’Europa” spiegano i promotori.
Da qui il piano: corsi di formazione ambientale (potatore, innestatore), per figure professionali oggi pressoché scomparse, di cui invece le aziende agricole avrebbero gran bisogno. In aula 24 persone (il primo anno), con stages anche multimediali nel nuovo oratorio, realizzato anche con fondi 8xmille. Ossigeno per i giovani esposti al diktat economico dei clan di camorra. I corsi puntano a creare una rete di enti pubblici (Comune, Camera di Commercio di Caserta, Istituti di agrotecnica) ed aziende private. E a migliorare l’inclusione degli immigrati. Nel tempo anche per i profili di trattorista, carrellista, manutentore di serre.

 

TRIESTE
<h2">Alzati e cammina, la parrocchia si apre al microcredito

Alzati e cammina è il piano della parrocchia Ss. Andrea e Rita di Trieste. Dal 2011 il suo Centro ascolto è frequentato da quasi 300 persone l’anno, con 800 ‘borse della spesa’ consegnate, più scarpe e vestiario. Ma serviva uno scatto in avanti per rispondere in modo tempestivo ai casi più urgenti.
Un fondo di microcredito, che oltretutto impegnasse alla reciprocità chi era stato soccorso, “restituendo tempo e le capacità professionali, per rendere tangibile il comandamento della carità” spiegano i ‘registi’ del progetto. Il fondo andrebbe a finanziare, ad esempio, l’acquisto di un furgoncino per i trasporti, di un tagliaerba o le spese di una patente di guida”. Nel piano parrocchiale anche video-interviste, per rendere consapevoli tutti di che cosa accade nel territorio. In molti resterebbero sorpresi delle grandi necessità. Così come dell’impegno della Chiesa.