SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Otto risposte e una missione,
ecco perché sostenere i sacerdoti

6 Giugno 2018

1 Che cosa sono le Offerte per i sacerdoti?
Sono offerte diverse da tutte le altre, perché sono espressamente destinate al sostentamento dei nostri preti diocesani. Dal più lontano al tuo.

2 Chi può donare l’Offerta per i sacerdoti?
Ognuno di noi. Per sé, per la famiglia o il gruppo parrocchiale. Importante è che il donatore corrisponda ad una persona fisica (ad esempio: Mario Bianchi, e non ‘famiglia Bianchi’, né ‘parrocchiani S. Giorgio’)

3 Come posso donare?
Con conto corrente postale, in banca, con un contributo diretto all’Idsc, con carta di credito. Trovi i dettagli a questo link

4 Dove vanno le Offerte donate?
All’Istituto centrale sostentamento Clero, a Roma. Che le distribuisce equamente tra i circa 35 mila preti diocesani. Assicura così una remunerazione mensile decorosa: da 870 euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato, fino a 1.354 euro per un vescovo ai limiti della pensione. Le Offerte sostengono anche circa 3 mila preti ormai anziani o malati, dopo una vita intera a servizio del Vangelo e del prossimo. E raggiungono anche 600 missionari nel Terzo mondo.

5 Perché ogni parrocchia non provvede da sola  al suo prete?
L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e fedeli, e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della ‘Chiesa-comunione’ delineata dal Concilio Vaticano II.

6 Che differenza c’è tra Offerte per i sacerdoti e l’obolo raccolto durante la Messa?
È diversa la destinazione. Ogni parrocchia infatti dà il suo contributo al parroco. Che può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento.
È pari a 7 centesimi al mese per abitante. E nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5.000 abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le Offerte e l’8xmille vengono allora in aiuto alla quota capitaria.

7 l Perché donare l’Offerta se c’è già l’8xmille?
Offerte e 8xmille sono nati insieme. Nel 1984, con l’applicazione degli accordi di revisione del Concordato. L’8xmille oggi è uno strumento ben noto, e non costa nulla in più ai fedeli. Le Offerte invece sono un passo ulteriore nella partecipazione: comportano un piccolo esborso in più ma indicano una scelta di vita ecclesiale.
Tuttora le Offerte coprono circa il 3% del fabbisogno, e dunque per remunerare i nostri sacerdoti bisogna ancora far riferimento all’8xmille. Ma vale la pena farle conoscere perché questo dono indica una scelta consapevole di vita ecclesiale. E raggiunge anche i sacerdoti di parrocchie piccole e lontane.

8 Perché si chiamano anche «offerte deducibili»?
Perché si possono dedurre dal reddito imponibile nella dichiarazione dei redditi fino a un massimo di 1.032,91 euro l’anno. Se a donare sono famiglie o gruppi parrocchiali, è importante l’Offerta sia a nome di una sola persona, ai fini della deducibilità.

 

E TU PERCHÈ DONI PER I NOSTRI PRETI DIOCESANI?

Aspettiamo le vostre testimonianze. Potete inviarle in redazione al recapito email lettere@sovvenire.it