SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

“Oggi mando te a tutta l’umanità
con la mia Misericordia”

1 Marzo 2016

Testi di MARIA ROSSI – foto AGENZIA ROMANO SICILIANI

“Scrivi tutto ciò che ti faccio conoscere sulla mia Misericordia per il bene delle anime che leggendo saranno incoraggiate ad avvicinarsi a Me”.  Nel Novecento Cristo stesso riporta l’attenzione sul mistero della Divina misericordia nelle rivelazioni private ad una suora polacca, appena istruita ma forte e infinitamente fiduciosa in Dio, Faustina Kowalska (1905-1938). Uno dei confessori le ordinerà di tenere il Diario (Libreria editrice vaticana, 12 euro). Se oggi tra i messaggi per il mondo più noti ci sono due preghiere – l’invocazione a Cristo agonizzante delle 3 del pomeriggio e la Coroncina della Misericordia, raccomandata anche da Papa Francesco, il resoconto della grande mistica, canonizzata nel 2000, va all’essenza dell’anno giubilare. Testimonia la bontà di Dio verso i suoi figli, il Suo sollevarci dalla nostra continua incredulità. Cristo, attraverso di lei,  insegna a fidarsi del Suo amore, senza mai dubitarne (“nulla ti spaventi e ti turbi. E’ tutto nelle Mie mani”), e a diventare instancabile nell’intercessione per i fratelli. Eccone alcuni brani:

 

LA MISSIONE

“Oggi mando te a tutta l’umanità con la Mia Misericordia. Non voglio punire l’umanità sofferente, ma desidero guarirla e stringerla al Mio Cuore misericordioso. Ti ho scelta per questo incarico in questa vita e in quella futura per far conoscere alle anime la grande Misericordia che ho per loro e per esortarle alla fiducia nell’abisso della Mia Misericordia. Preparerai il mondo alla mia ultima venuta”.

 

IO PER TE…

“La Mia Misericordia è più grande delle miserie umane. Per te sono disceso dal cielo in terra, per te Mi sono lasciato mettere in croce, per te ho permesso che venisse aperto con la lancia il Mio Sacratissimo Cuore e ho aperto per te una sorgente di Misericordia”.

 

IL SIGNORE MI RISPOSE

In un colloquio mattutino dissi a Gesù: “Gesù, non sei per caso un’illusione?”. E Gesù mi rispose: “Il Mio amore non delude nessuno”.

 

L'’IMMAGINE DI GESÙ MISERICORDIOSO

“Nella mia cella vidi il Signore in una veste bianca: una mano alzata per benedire, l’altra toccava sul petto la veste, che lì leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido. Gesù mi disse: “Fai dipingere un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto ‘Gesù, confido in Te!’. Il raggio pallido rappresenta l’Acqua che giustifica le anime; il rosso il Sangue che è la vita delle anime. Beato colui che vivrà alla loro ombra perché non lo colpirà la giusta mano di Dio. (…) Il Mio sguardo da quest’immagine è tale e quale al Mio sguardo dalla croce. Attraverso quest’immagine concederò molte grazie alle anime, perciò ognuna deve poter accedere ad essa. Prometto che l’anima che la venererà non perirà. E già su questa terra, ma in particolare nell’ora della morte, la vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come mia gloria”.

 

LA 1ª DOMENICA DOPO PASQUA

La festa della Prima Domenica di Pasqua –quest’anno il 3 aprile- preceduta da un’importante novena per la salvezza del mondo (a partire dal Venerdì santo), è una porta di grazie analoga al  battesimo (attraverso confessione, Comunione, atti di fiducia in Dio e carità per il prossimo). “In quel giorno chi si accosterà a Me avrà la remissione totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime. Nessuna abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto. Se non adoreranno la Mia Misericordia periranno per sempre”. 

 

LA CORONCINA

Dettata da Gesù a Faustina il 13-14 settembre 1935, offre al Padre ‘il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità’ di Cristo. “Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla Mia volontà”. E in particolare: “recitata vicino ad un agonizzante placa l’ira di Dio e l’imperscrutabile Misericordia avvolge l’anima. La Mia Misericordia avvolgerà in vita e specialmente nell’ora della morte le anime che la reciteranno”.

 

 

ALLE TRE DEL POMERIGGIO

Ottobre 1937, a Cracovia Gesù chiede a Faustina di venerare l’ora della sua morte: “Ogni volta che senti l’orologio battere le tre, ricordati di immergerti tutta nella Mia Misericordia, adorandola ed esaltandola; invoca la sua onnipotenza per il mondo intero e specialmente per i poveri peccatori, perché fu in quell’ora che venne spalancata per ogni anima. Ricordatevi della Mia Passione e, se non credete alle Mie parole, credete almeno alle Mie Piaghe. La preghiera è: O Sangue e Acqua, che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di Misericordia per noi, confido in Te. Quando la reciterai con il cuore pentito e con fede per qualche peccatore, gli concederò la grazia della conversione.
Figlia mia, in quell’ora cerca di fare la Via Crucis, o in cappella onora il Mio Cuore che nel Ss. Sacramento è pieno di Misericordia. E se non puoi, raccogliti in preghiera almeno per un momento là dove ti trovi. In quell’ora otterrai tutto per te stessa e per gli altri; in quell’ora fu fatta grazia al mondo intero, la Misericordia vinse la giustizia”. 

 

AI SACERDOTI

“I sacerdoti in quel giorno (Domenica dopo Pasqua,) debbono parlare alle anime della Mia insondabile Misericordia. Desidero che essi l’annuncino. Il peccatore non deve aver paura di avvicinarsi a Me. (…) Chi mai ne è informato tra la gente? Nessuno. E perfino coloro che debbono dare istruzioni su questa Misericordia, spesso essi stessi non lo sanno”. 

 

LA SFIDUCIA FERISCE L’'AMORE DIVINO

“Le fiamme della Misercordia mi divorano; voglio riversarle sulle anime degli uomini. La sfiducia delle anime mi strazia le viscere, specie quella delle anime elette. Nonostante il Mio Amore inesauribile non hanno fiducia in Me. Nemmeno la Mia morte è stata sufficiente per loro. Quanto è grande l’indifferenza delle anime per tanta bontà! Hanno tempo per ogni cosa; per venire da Me a prendere le grazie non hanno tempo. Non trovo il completo abbandono al Mio amore. Tante riserve! Tanta diffidenza! Tanta cautela! Prima di venire come Giudice giusto, vengo come Re di Misericordia. (…) L’anima che mi è più cara è quella che crede fermamente nella Mia bontà e ha piena fiducia in Me: le ricambio la Mia fiducia e le do tutto quello che chiede”.

 

Faustina Kowalska in una foto d’epoca. A partire dalle rivelazioni private da lei ricevute, fu fatta dipingere un’immagine di Cristo misericordioso, il cui significato è strettamente legato alla liturgia della prima domenica dopo Pasqua (oggi domenica della Misericordia).
Quel giorno la Chiesa legge il Vangelo secondo Giovanni che descrive l’apparizione del Risorto nel cenacolo e l’istituzione del sacramento della penitenza (Gv 20, 19-29). In alto: pellegrini entrano dalla Porta santa della basilica di San Pietro. Accanto: papa Francesco apre l’anno giubilare
a Bangui, in Repubblica centrafricana

 

COME OTTENERE IL PERDONO GIUBILARE

“L’indulgenza giubilare –ha stabilito Papa Francesco- sia per ognuno esperienza della misericordia di Dio, che a tutti va incontro con il volto del Padre che accoglie e perdona, dimenticando completamente il peccato commesso”. Per viverla e ottenerla i fedeli sono chiamati a compiere un breve pellegrinaggio verso una delle porte sante aperte nelle 4 basiliche maggiori romane, in ogni diocesi, nei principali santuari, nelle cappelle delle carceri e in quella della mensa Caritas di Roma (se ne contano già oltre 10 mila, compresa quella sotto una tenda nel campo profughi dei cristiani fuggiti davanti all’Isis ad Erbil, capitale del Kurdistan iracheno). Quindi a confessarsi e fare la Comunione, con una riflessione sulla Misericordia e la recita del Credo in unione con il Papa. Indulgenza –per sé o per i defunti- significa remissione dei peccati e delle colpe, come nel battesimo.

 

I MISSIONARI DELLA MISERICORDIA

Lo scorso Mercoledì delle Ceneri il pontefice ha dato mandato di ‘missionari della misericordia’ a 1.071 sacerdoti in tutto il mondo. Perdoneranno cioè i peccati più gravi, compito finora riservato alla sede apostolica. Tra loro anche preti italiani, come –tra gli altri- don Roberto Ponti, missionario in Repubblica Democratica del Congo; don Michele Falabretti, responsabile Cei per la pastorale giovanile e tra gli organizzatori della Gmg 2016 di Cracovia; don Angelo Ciccarese, parroco della Madonna del pozzo ad Ostuni (Brindisi).
Per leggere la bolla d’indizione del Giubileo ‘Misericordiae Vultus’ di Papa Francesco: clicca qui

INFO

Il sito vaticano dell’Anno santo, con le indicazioni delle porte sante e dei missionari della misericordia clicca qui