di PAOLA INGLESE foto GRAZIA CECCONI
Donazioni in affanno nel 2015. I primi dati disponibili sullandamento dellultimo anno riguardano i soli contributi con conto corrente postale, ma segnalano fin dora una probabile frenata complessiva della raccolta. Le Offerte sono state il 12,4% in meno rispetto al 2014, per un totale di 82.112 donazioni. E anche limporto complessivo 2015 è limato del 10,1% rispetto a 12 mesi prima, fermandosi appena sotto i 7 milioni di euro. Chi può donare lo fa con generosità e determinazione crescenti: lo attesta lofferta media che supera gli 85 euro (+2,8%) rispetto ai circa 82 euro dellanno precedente. Un contributo medio sorprendente, che trova pochi riscontri nelle altre raccolte fondi italiane, laiche o religiose.
Dunque un segnale di forte motivazione. Ma è lunico indicatore positivo a fronte della risposta indebolita al sostegno della missione sacerdotale. A pesare probabilmente, oltre alle preoccupazioni delle famiglie per spese e tasse crescenti, che impongono cautela sul medio termine, anche gli scandali finanziari che hanno macchiato la Chiesa nel 2015, spesso a carico di singoli sacerdoti, ma che indubbiamente lopinione pubblica valuta con giustificato rigore. E se resta vero che la Chiesa italiana oggi abbonda di forti testimonianze di suoi ministri, che con dedizione e trasparenza annunciano ogni giorno la speranza che non delude (ne diamo conto continuamente), tuttavia lauspicio è che le loro opere e parole siano lievito. Non solo nelle zone in cui operano, ma a distanza, nellintero Paese. Solo così tutti i fedeli si sentiranno chiamati in prima persona nel 2016 a rendere saldo il vincolo di fraternità e condivisione verso i preti diocesani, che della propria vita hanno fatto un dono agli altri, perché così esige il Vangelo.
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Augusta (Siracusa), ecco la lista di don Palmiro
Il 28 di ogni mese un parroco legge dallaltare della sua chiesa un elenco di nomi. Sono bambini, uomini e donne morti per malattie oncologiche in una delle zone più inquinate dEuropa. Succede ad Augusta (Siracusa) dove don Palmiro Prisutto da anni difende il popolo di Dio dallomertà e indifferenza che avvolgono le vittime del petrolchimico, puntando a rompere il muro di silenzio in una delle troppo aree dItalia dove modelli ormai obsoleti di sviluppo ancora rendono incompatibili lavoro e salute. Nella pagina Facebook Insieme ai sacerdoti puoi ascoltare la testimonianza video del sacerdote e dei fedeli, tra le numerose storie di preti diocesani che oggi in Italia possiamo sostenere nella missione attraverso la nostra Offerta.
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P.I.