SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Le parrocchie italiane?
Presenti e trasparenti

Crescono trasparenza e interesse per i rendiconti nelle parrocchie italiane. Lo segnala la ricerca biennale I valori del sovvenire sulla trasparenza parrocchiale percepita, realizzata da Gfk Eurisko su un campione rappresentativo di 1.000 interpellati ed una selezione di 550 cattolici praticanti regolari. L’analisi offre risposte a tutto campo sulla parrocchia. Colpisce positivamente che il 76% […]
2 Agosto 2017

Crescono trasparenza e interesse per i rendiconti nelle parrocchie italiane. Lo segnala la ricerca biennale I valori del sovvenire sulla trasparenza parrocchiale percepita, realizzata da Gfk Eurisko su un campione rappresentativo di 1.000 interpellati ed una selezione di 550 cattolici praticanti regolari.

L’analisi offre risposte a tutto campo sulla parrocchia. Colpisce positivamente che il 76% degli interpellati, dunque anche lontani dalla chiesa, conosca il nome della propria parrocchia (94% tra i praticanti), a significare la centralità dell’istituzione sul territorio. Ed è un ulteriore indice di stima che l’85% consideri ‘importante che la parrocchia continui ad esistere nel quartiere (o nel paese) in cui vive’. Solo per il 15% è realtà trascurabile.
Alla domanda ‘Se si decidesse che in ogni parrocchia i fedeli devono provvedere da soli allo stipendio dei parroci, lei pensa che la sua potrebbe farlo?’ il 68% ritiene che sia necessario contare sulle forze di tutta la Chiesa, mentre il 32% risponde che la comunità anche da sola ci riuscirebbe. L’amministrazione parrocchiale è valutata positivamente dal 42% degli interpellati, che salgono al 69% tra chi frequenta la comunità. Il 20% esprime invece riserve sulla trasparenza (18% dei praticanti).
Il 35% conferma l’abitudine a rendiconti regolari nella propria comunità su bilancio e uso del denaro (64% tra i praticanti), mentre il 16% (17% dei più interni) segnala che nella sua chiesa non accade. Chi si occupa di questioni economiche in parrocchia? I più lontani dicono ‘parroco e alcuni laici’ nel 27% delle risposte (50% tra i fedeli). Tuttavia fuori dalla cerchia della comunità, uno su due ignora chi provveda, percentuale che arriva ad un praticante su 4. Che la parrocchia abbia un Consiglio Affari economici è noto al 34% dei fedeli (il 16% tra i cittadini), dato in crescita rispetto al passato, ma in entrambi i gruppi un interpellato su due ancora non sa nulla di questo organismo. Il bilancio parrocchiale viene diffuso con la pubblicazione (o verbalmente nei casi di piccole raccolte) in oltre una parrocchia su due. E solo il 13% degli intervistati (21% tra i praticanti) sa dire se la propria chiesa ha ricevuto fondi 8xmille, mentre l’81% lo ignora (73% tra i praticanti). Segno che l’intervento di tutti i fedeli italiani a favore del territorio andrebbe fatto conoscere molto meglio.

Magari con una targhetta sull’opera che ha ricevuto il contributo. Come già fanno diverse diocesi, con l’affissione all’ingresso di chiese restaurate, oratori, mense e case di accoglienza.


MONS. DONATO NEGRO

“Alla solidarietà si educa
mostrando la gioia
della comunione”
Il sovvenire come via maestra per superare gli effetti dell’individualismo neoliberista e giungere alla condivisione piena della comunità cristiana. E’ la riflessione di mons. Donato Negro, arcivescovo di Otranto e presidente del Comitato per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, affidata al breve saggio Educare alla solidarietà, appena pubblicato nella collana “I Quaderni del sovvenire”, edita dalla Cei. A partire dall’esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco, mons. Negro fa il punto sugli effetti della globalizzazione che ha generato esclusione e iniquità. Se il relativismo ci porta a inseguire idoli vuoti come ricchezza e fama, l'educazione alla solidarietà ci mette in grado di superare ogni egoismo, ogni ingiustizia. Per questo il sovvenire alle necessità della Chiesa, principale comunità educatrice insieme alla famiglia, diventa interesse vitale di tutti. È la via dell’auto-aiuto, del mutuo soccorso, «nostra consolazione e nostra gioia».
Il volume è on line sul nostro sito: www.spse.chiesacattolica.it/spse/allegati/2342/Educare_web.pdf
Stefano Nassisi