SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

La voce del silenzio

5 Novembre 2021
di MASSIMO MONZIO COMPAGNONI
Responsabile del Servizio promozione Cei per il sostegno economico alla Chiesa

 

Mentre vi scrivo, mi piace immaginare dove appoggerete la copia di Sovvenire che arriverà nella vostra casa. Qualcuno, forse, lo metterà tra l’albero di Natale e il presepio, in un Avvento che finalmente, dopo tanta sofferenza, sembra preannunciare un Natale un po’ più caldo e famigliare, con la possibilità di ritrovare quel contatto umano di cui abbiamo tutti un bisogno profondo.

La nostra rivista, e da qualche mese anche il nuovo sito internet
www.unitineldono.it, continua in quell’opera che neppure nel periodo buio che abbiamo appena attraversato si è mai interrotta: dar voce al silenzio. È in silenzio, infatti, che migliaia di sacerdoti continuano a spendersi per mantenere coese e accoglienti le comunità che sono state loro affidate. Coese, perché senza comunione e condivisione non c’è vita cristiana. Accoglienti, perché se una comunità si chiude in se stessa e non rimane aperta al povero, al bisognoso, al viandante in cerca di accoglienza, perde la missione che Gesù le ha indicato. Ma è in quello stesso silenzio che cresce anche la generosità di tanti, tantissimi laici che continuano instancabilmente a spendersi per costruire fraternità e a donare con una generosità commovente.

Nel nostro nuovo sito (a proposito: andatelo a vedere se ancora non lo aveste fatto!), chi fa una donazione per i sacerdoti ha la possibilità di lasciare scritto un messaggio, in cui condividere il perché del suo gesto. Alcuni li ritroverete anche tra queste pagine, nella sezione a voi dedicata. Uno, tra i molti bellissimi che ci avete lasciato, mi ha colpito in modo particolare e voglio riproporvelo: “Siamo una famiglia povera ma cerco di fare lo stesso delle piccole donazioni perché nella vita di fede donare, aiutare, essere altruisti è essenziale”. Leggendo queste parole mi è tornato in mente il vangelo di Marco (12, 41-44). E Gesù sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Il mio grazie a voi, che avete ben compreso il messaggio di Cristo e con saggezza lo vivete ogni giorno. Questo vi auguro per il Natale che sta per arrivare: di conservare mani e cuore aperti nel dono e lieti nell’accoglienza. Perché Dio ama chi dona e accoglie con gioia.
Buon Natale a voi e alle vostre famiglie.