EDUCATORI CERCASI
Mi ha colpito l'articolo dei sacerdoti che a Bari hanno messo in piedi una scuola di musica e un'orchestra giovanile per difendere i ragazzini del quartiere dal reclutamento e dalle regole della malavita organizzata. Progetti come questi servirebbero in tanti comuni italiani, anche nel nostro Nord, compresi tanti piccoli paesi di provincia dove italiani e immigrati crescono senza stimoli, in preda alla noia da vincere, a bravate senza contenuto, soprattutto ai video dei telefonini, mentre tanti potrebbero aiutarli a indirizzare al meglio la loro energia, facendoli maturare emotivamente, coltivando le loro capacità, dallo sport alla musica, allarte.
Mi pare che sarebbe una scuola per costruire una società meno conformista, meno arresa e più libera. Non solo contro la mafia. Sotto i nostri occhi anche in Italia sta crescendo una società multietnica, e se non trasmettiamo subito cultura e aspirazioni liberanti ai giovani, anziché indifferenza, se non progettiamo il meglio per farli fiorire, le divisioni ci uccideranno. Diventerà più importante quello che un ragazzino isolato vede in un cellulare, magari un filmato speditogli dallaltra parte del mondo da qualcuno che lo vuole sfruttare, piuttosto che la sua fiducia in chi crede in lui, nel suo talento e non lascia che vada perduto. Grazie di cuore a questi sacerdoti che per amore del Vangelo costruiscono l'Italia che vorrei e che ci stimolano a prenderci cura in modo prioritario della nostra gioventù.
Enzo Vardé
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Grazie anche a...
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Paolo Giacchini; a don Beniamino dArco e alla comunità di Santa Lucia a Cava de Tirreni (Salerno) dovè stato da poco aperto anche grazie a fondi 8xmille il nuovo centro parrocchiale, con campetto sportivo e area verde, un ponte tra realtà ecclesiale e comunità civile; Sergio Prandi di Reggio Emilia, Pietro Sanarica, Eliseo Galli, Maria Luisa Bercé, Paolo Barocelli di Cuirone di Vergiate (Varese), Paolo Pase di Valdagno (Vicenza), Marcella Ermini e Osvaldo Migliorini, Stefano Calabresi, Giovanni Fazio di Fabriano (Ancona), Silvana Curcio di Roma, Vincenzo Di Giovanni, Bianca Mojoli di Milano.
Un pensiero affettuoso e grato ai donatori tornati alla casa del Padre e i loro familiari. Tra gli altri, Elisabetta Pontoglio di Ospitaletto (Brescia), don Francesco Barbato, don Anton Geier di Bres-sanone (Bolzano), perché i sacerdoti li ricordino nelle S. Messe quotidiane.
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