SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

La parola ai nostri lettori

3 Agosto 2018

8XMILLE

E chi non deve più presentare la dichiarazione?

Ho sempre destinato l’8xmille alla Chiesa cattolica e 5 per mille alla sclerosi multipla e vorrei poterlo fare ancora, ma come nessuno mi sa dire. Preciso che non faccio la dichiarazione dei redditi. Se voi lo sapete, pubblicatelo su Sovvenire in modo che possa servire anche ad altri nelle mie condizioni.

Caterina S.
Garlasco (Pavia)

 

La sua richiesta ci dà l’occasione per ricordare che il contribuente persona fisica che, pur possedendo redditi, non è obbligato alla presentazione della dichiarazione dei redditi, ha pieno diritto di scegliere per destinare l’8xmille (e, volendo, anche del 5 e 2 per mille). Può farlo utilizzando l’apposita Scheda all’interno del Modello Redditi. Dovrà indicarvi codice fiscale, generalità e firmare due volte: all’interno del riquadro ‘scelta 8xmille’, nella casella “Chiesa cattolica”.
E poi in fondo, nel riquadro “Riservato ai contribuenti esonerati”. La Scheda, scaricabile dal sito web www.agenziaentrate.gov.it, sezione: strumenti–modelli, va consegnata  entro il 31 ottobre, in busta chiusa – recante cognome, nome, codice fiscale e la dicitura “Scelta per la destinazione dell’Otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef”. Può farlo all’ufficio postale (servizio gratuito con ricevuta). O presso un intermediario (commercialista, CAF), che potrà  chiedere un corrispettivo e deve rilasciare, anche se non richiesta, una ricevuta con l’impegno a trasmettere la scelta. Inoltre è possibile inviarla via web sul sito Agenzia delle Entrate.

 

8XMILLE

Bresso, per firmare basta un tavolo in fondo alla Chiesa

Ho fotografato nella chiesa di San Carlo a Bresso (Milano) un’idea interessante per invitare alla firma 8xmille anche i fedeli non più obbligati a consegnare il loro CU, e che per questo spesso rinunciano a firmare, per non dover fare la fila in ufficio postale o ai Caf.  È un tavolo in fondo alla chiesa, ricoperto di pieghevoli Cei. Qui si offre un servizio preparando la documentazione necessaria (fotocopia carta identità, firma della delega al Caf) perché poi un Caf Acli faccia l’inoltro telematico.  Mi è parsa un’iniziativa semplice ma meritevole di segnalazione, perché dà un aiuto concreto a chi è favorevolmente orientato a partecipare al sostegno alla missione della Chiesa. Lo  stesso invito, in forma di locandina, è anche all’ingresso.
G. Possenti

 

TESTIMONIANZE

I nostri preti teniamoceli stretti

D’estate che cosa cambia nell’attività di un sacerdote? I suoi impegni rimangono inalterati nonostante il periodo che invoglierebbe ad un momento di riposo (peraltro meritato). La S. Messa quotidiana, i battesimi, i matrimoni, le confessioni ed anche i funerali (cerimonie tristi ma inevitabili), le visite a chi è solo o è rimasto a casa, lo impegnano pure nelle giornate estive. Da non dimenticare la presenza in segreteria parrocchiale per restare reperibile. A differenza di quanto dice una strofa della celebre canzone “Azzurro” di Paolo Conte, cantata da Celentano (“....neanche un prete per chiaccherar....”), di cui quest’anno si festeggiano i 50 anni e che fa parte della nostra vita, il sacerdote c’è sempre anche per scambiare solo due parole. I nostri preti teniamoceli stretti, loro si ricordano sempre di tutti. Noi ricordiamoci sempre di loro.

Paolo B.
Cuirone di Vergiate (Varese)

 

Grazie anche a...

A motivo delle nuove norme europee sulla privacy, da questo numero riporteremo solo dati parziali per ringraziare quanti ci scrivono: Nerino C. di Ganaceto (Modena), a Massimiliano S. di Ponte a Elsa (Firenze) che ci ha inviato una ‘poesia per Sovvenire’, “azione della globalizzazione del cuore, avanti insieme, lavoriamo!”; mons. Ennio Innocenti e don Tonino Lima di Roma, Stella F. di Peschiera Borromeo (Milano), Federico D., Benito P., Maria R. di Villa Latina (Frosinone). 

Con affetto ricordiamo, chiedendo ai sacerdoti di fare altrettanto nelle celebrazioni, Emilia di Castagnole di Paese (Treviso) e Salvatore di Bologna, tornati alla casa del Padre.

 

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Aspettiamo le vostre testimonianze. Potete inviarle in redazione al recapito email lettere@sovvenire.it