Aveva scritto una preghiera dellincaricato diocesano per il sovvenire, il cardinale Attilio Nicora, inventore dell8xmille, scomparso lo scorso 22 aprile, ad 80 anni. Ha chiuso gli occhi in una clinica romana, dopo una lunga malattia e un ancor più lungo servizio alla Chiesa: nato nel 1937 a Varese, studi giuridici e il sacerdozio a 27 anni, nominato a 40 da Paolo VI vescovo ausiliare di Milano, dal 1987 per un decennio era stato Presidente del Comitato Cei per il sostegno economico, curando il documento Sovvenire alle necessità della Chiesa (1988), da cui la nostra rivista prende il nome. Schivo, scrupoloso, fine, libero lo ricordano i collaboratori. Capace di innovare, fu amato perché stemperava lindiscussa autorevolezza pastorale e giuridica nel sorriso divertito e instancabile delleducatore. Come far capire le novità del sistema che sostituiva la congrua, retaggio di unItalia post-napoleonica, e affidava i sacerdoti ai fedeli, come nella Chiesa delle origini? Nicora scommise sui tempi lunghi.
Gli si addiceva la massima di don Primo Mazzolari chi crede non ha fretta. Sapeva parlare di diritti e doveri, di partecipazione corresponsabile e trasparenza nei rendiconti. Il sistema italiano da lui ideato venne preso a modello da altre chiese europee. Pensava che con l8xmille e le Offerte deducibili ogni sacerdote avrebbe avuto il necessario per poter dedicare la sua vita integralmente al servizio del Vangelo e dei fratelli ha ricordato leconomista Riccardo Moro, che per il Giubileo del 2000 con lui costruì larchitrave del progetto di remissione del debito ai Paesi in via di sviluppo. Per parlarne con lallora ministro del Tesoro, Giuliano Amato, mons. Nicora arrivò a via XX Settembre in metropolitana. Il suo stile di vita era essenziale. Lo stesso rigore lo mostrò negli ultimi anni in Vaticano, quando, responsabile del patrimonio della Santa Sede, lavorò per aprire le finanze vaticane alla trasparenza e ai sistemi di controllo internazionali ha ricordato il settimanale Famiglia Cristiana. Agli incaricati per il sovvenire creati via via nelle diocesi per formare e informare alla messa in comune delle risorse nella Chiesa, raccomandava: La strada è lunga e sarà ancora molto impegnativa: io credo allimportanza che a poco a poco in Italia si allarghi un gruppo di persone che crede in queste cose, e che le fa passare attraverso il convincimento e la testimonianza. Potrà finalmente emergere qualcosa di nuovo.
Grazie anche a...