SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

«La fede trasmessa a mia figlia»

1 Marzo 2015
di SERENA AUTIERI attrice
a cura di MARTINA LUISE, foto AGENZIA ROMANO SICILIANI

Uno spazio spirituale per me, in ascolto di Dio, è una necessità a cui non rinuncio neppure tra gli impegni professionali. E sono ancora più felice quando riesco a pregare insieme ai miei familiari. Sono cresciuta a Napoli, respirando in casa una fede profonda, con l’esempio del legame saldo tra i miei genitori. E l’imprinting speciale di una vicina di casa, Vincenza. Da lei per prima sentii parlare di storie e luoghi della mia città come la chiesa del Gesù Nuovo e la figura di Giuseppe Moscati, il medico santo. Nel coro della parrocchia scoprii che cantare è un modo privilegiato di rivolgersi a Dio. E negli anni sono tornata con emozione a interpretare musica sacra: a Bologna all’incontro di Papa Wojtyla con i giovani, poi a Milano con Papa Benedetto alla Giornata mondiale delle famiglie. Del periodo a Santa Maria di Monte Vergine, nel nostro quartiere Soccavo, ricordo il parroco, padre Francesco, frate minore cappuccino, e il modo in cui ogni famiglia sosteneva l’altra nelle difficoltà. Da allora sono devota a san Francesco d’Assisi e a padre Pio. E momenti speciali della mia vita sono legati alla geografia francescana. Mio marito Enrico mi ha chiesto di sposarlo a Monteluco (l’eremo del santo vicino Spoleto, ndr), dopo che avevo pregato per incontrare la persona giusta con cui costruire una “casa sulla roccia” e non sulla sabbia. Tuttora oggi come coppia sentiamo di dover ringraziare Dio per i suoi doni. E se, dopo Giulia, avremo un altro figlio si chiamerà Francesco. Per giunta, anche la mia parrocchia attuale, a Roma, è quella di San Francesco d’Assisi, a Monte Mario: una chiesa accogliente, dove Giulia è stata battezzata da padre Paolo. Anche a lei vorrei trasmettere con naturalezza la fede, come mia madre ha fatto con me, perché non sia una fatica ricordarsi di pregare, ma un modo di vivere. Sono grata ai sacerdoti per quanto ho ricevuto. In questa lunga crisi economica, il loro compito è ancora più difficile: devono saper stare vicino alle famiglie, hanno grandi responsabilità. Tanto più hanno bisogno del nostro sostegno.

 

DALLA TV AL CINEMA

Talento brillante e verve partenopea

Leggerezza e grinta da scugnizza, Serena Autieri (Napoli, 1976) ha rivelato presto la sua personalità in scena. Non ha deviato da una laurea in architettura per fermarsi alle prime occasioni (nel 1998 la soap Un posto al sole). «Il talento» ha detto «è un regalo da modellare e costruire». Una voce da musical, da allora con serie tv (tra cui La maledizione dei templari, con Depardieu), teatro (tra gli altri, Rinaldo in campo, Vacanze romane diretta da Garinei, premio Flaiano 2004) e cinema (Notte prima degli esami di Brizzi, Un fantastico via vai di Pieraccioni, Il rosso e il blu di Piccioni) si è fatta largo in uno showbiz italiano sovente disorientato di fronte ad un talento poliedrico, specie se femminile, il più gravato dagli stereotipi.

Intensi gli ultimi anni: in scena con La Sciantosa (al Festival dei Due mondi di Spoleto 2013 e ora in tour) e in sala con le commedie Ambo (con Adriano Giannini e Maurizio Mattioli) e Si accettano miracoli di Siani, campione d’incassi. È la vocalist italiana dell’'ultimo cartoon Disney Frozen. Sposata, una figlia che porta sempre con sé, è tra i testimonial più attivi e sensibili a favore di associazioni no profit.(F.R.)