di UMBERTO PELIZZARI pluricampione del mondo di apnea – Testi a cura di SERENA SARTINI – Foto per gentile concessione del sito ufficiale www.umbertopelizzari.com
Il respiro è vita. Sottile e leggero, ci fa attraversare un giorno dopo l’altro, ci sostiene in ogni esperienza e ci tiene in contatto – se lo ascoltiamo – con la parte più profonda di noi. Mai darlo per scontato. Il covid ce lo ha ricordato brutalmente, quando aggredisce e ci costringe a combatterlo fin nelle terapie intensive o sotto un casco di ossigeno.
Ci stiamo rendendo conto che le cose più preziose a volte sono proprio quelle a cui non pensiamo mai. Davvero a respirare si impara, perché ogni giornata è un dono. Per me è stato così quando ho appreso le tecniche dell’immersione in apnea. A meno 150 metri nell’abisso, ti guardi dentro, ti senti una fibra dell’universo, tutt’uno con il mare profondo. Vivi la pace, la gioia per l’armonia della natura.
Il mio rapporto con la fede è intimo e personale. Quando sono in mezzo al mare e scendo nel blu, mi capita spesso di guardare in alto lo spettacolo della natura intorno a me. In quei momenti ringrazio il Signore per le emozioni che mi fa provare. Allora mi sento l’uomo più felice al mondo. Prego soprattutto quando sono da solo nella natura. Del resto l’apnea è un’attività già di per sé spirituale: accresce la sensibilità verso il corpo, il tuo io e la tua anima. Anche nella vita quotidiana la consapevolezza del respiro ci rende più umani, ci avvicina agli altri, uguali a noi. Un ottimo esercizio potrebbe essere lasciare da parte i cellulari, la radio, i problemi, almeno per un quarto d’ora al giorno, per respirare liberi, rigenerando il fisico e la mente, ricordandoci chi siamo.
Sono nato e cresciuto a Busto Arsizio, in provincia di Varese. E dopo 15 anni in giro per il mondo, ora vivo a Parma con mia moglie e i nostri tre figli. Oggi la sfida che ci accomuna è la pandemia. Nella nostra zona fin dalla prima ondata il Covid ha seminato dolore e sofferenza, costringendo spesso i medici a scelte drammatiche. Ho ascoltato storie che mi hanno sconvolto e fatto riflettere su come non dobbiamo più rimandare la riscoperta di ciò che è essenziale. Come l’aria. O chi ci sta accanto, chi incontriamo.
Qui a Parma ho conosciuto un grande sacerdote, don Andrea, che purtroppo è mancato a marzo scorso proprio a causa del Covid. Ci legava un’ amicizia profonda. Aveva cominciato anche lui a fare apnea e seguiva spiritualmente diversi sportivi. Volentieri lo accompagnavamo quando celebrava la Messa all’aperto, in mezzo alla natura. La mia famiglia trascorreva sempre la vigilia di Natale con lui. Passava spesso a trovarci a casa, a benedire tutti noi. Don Andrea sapeva farsi amare dalla gente.
In questo tempo di riflessione, in cui non diamo più nulla per scontato, pensare a lui mi interroga su quello che posso fare, riaprendo i progetti che a lungo avevo lasciato da parte.
Tra tutto quel che di negativo ci ha portato il Covid, almeno ci ha rimesso con i piedi per terra: ci ricorda che non siamo invincibili e che il meglio di noi è in quello che facciamo per gli altri.
L’EREDE DI ENZO MAIORCA
Ha battuto ogni record di immersione
Da piccolo aveva paura dell’acqua. Ma bastò l’iscrizione ad un corso di nuoto per bambini per trasformare quella paura in una grande passione; giunsero poi la scoperta dell’apnea, l’ammirazione per Enzo Maiorca, il desiderio di saper trattenere il respiro sempre meglio e sempre di più.
Dai primi anni Novanta Umberto Pelizzari (classe 1965) inizia a superare ogni record mondiale precedente, sia nell’immersione in assetto costante, che variabile e variabile No-Limits.
Nessuno dopo di lui ha finora raggiunto la frontiera degli oltre 150 metri di profondità in 2’ 57’’.
L’ultimo primato, nel 2001 nelle acque di Capri, segna il ritiro dalle competizioni.
Ma l’apnea resta la sua vita: divulgatore scientifico, documentarista, docente, scrittore, Pelizzari negli ultimi due decenni ha lavorato come formatore e ha fondato la Apnea Academy (umbertopelizzari.com).
È appena uscito il suo nuovo libro motivazionale Con la forza del respiro, edito da Sperling & Kupfer.
LAURA NOVELLI