SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Foto reportage >> Atlante 8xmille/Brasile

Ai margini di Fortaleza e Salvador da Bahia, non c’è traccia del boom economico del Paese sudamericano. E’ qui che l’8xmille della Chiesa italiana sostiene progetti e sacerdoti coraggiosi. Per dare aiuto alle vittime della prostituzione minorile, lavoro a chi vive nelle palafitte sul mare e scuole ai bambini. Ecco le loro storie di resurrezione Come […]
2 Agosto 2017
Ai margini di Fortaleza e Salvador da Bahia, non c’è traccia del boom economico del Paese sudamericano. E’ qui che l’8xmille della Chiesa italiana sostiene progetti e sacerdoti coraggiosi. Per dare aiuto alle vittime della prostituzione minorile, lavoro a chi vive nelle palafitte sul mare e scuole ai bambini. Ecco le loro storie di resurrezione
 
Come nascono gli spot 8xmille? Il rendiconto per immagini di tante opere, spesso complesse, realizzate grazie alle firme non è certo facile. Anno dopo anno cerchiamo quindi di coprire sia tutte le tipologie d’intervento (pastorale, sostentamento dei sacerdoti, carità), sia le zone d’Italia e del mondo dove i fondi raggiungono i più deboli. Quest’anno, per i fondi caritativi all’estero, abbiamo scelto il Brasile, di recente salito al 6° posto nella classifica del Pil mondiale ma dove la sperequazione sociale è ancora fortissima.
 
Nei prossimi anni il Paese sarà sempre più sotto i riflettori in quanto sede dei Mondiali di calcio, delle Olimpiadi e della Giornata mondiale della Gioventù. Ma il Brasile che abbiamo conosciuto noi e soprattutto i sacerdoti che abbiamo incontrato, è certamente altro. Grazie alle segnalazioni del Servizio Cei per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo, abbiamo selezionato opere a Fortaleza e Salvador da Bahia. Progetti di grande valore umano e spirituale. Che anche attraverso gli spot tv sarà importante far conoscere a chi anche quest’anno può sostenerli con la sua firma.
 
A PIEDI PER FORTALEZA, TRA LE VITTIME DELLA PROSTITUZIONE MINORILE
 
Jecinha, Neide e la superiora Marisete girano spesso per le favelas di Fortaleza per avvicinare, ascoltare, aiutare tante ragazze in situazioni drammatiche. Vittime di violenza domestica, costrette dalle madri a prostituirsi, come Carole. Iniziate al consumo di droga e poi allo spaccio, ragazze senza una luce nella vita.
 
Come dice padre Adolfo Serripierro, medico ginecologo italiano, fondatore e coordinatore della comunità Maria Madre della Vita, ragazze che hanno ricevuto “amore zero”. È lui l’anima dell’instancabile attività delle suore nel recupero di ragazze-madri e giovanissime in difficoltà. Quasi 600 quelle che passano per i tre centri aperti nelle favelas di Fortaleza. Padre Adolfo e le suore le accolgono, insegnano loro un mestiere (corsi di cucito, musica, computer, parrucchiera), anche in collegamento con enti pubblici di avviamento al lavoro. Soprattutto le fanno sentire amate, in grado di ricostruirsi una vita, spesso accanto al loro bambino.
 
SALVADOR DA BAHÌA, PROGETTI NELLA TERRA DI NESSUNO
 
Miseria oltre l’incredibile a Salvador, meta per decenni di immigrazione proveniente dall’entroterra brasiliano, dov’è finita la terra disponibile anche per le baracche. I più disperati hanno occupato il mare. Hanno iniziato a costruire baracche su palafitte. I servizi sanitari sono inesistenti (solo un foro nel pavimento, aperto sull’acqua sottostante). Il sistema idrico ed elettrico sono abusivi, con rischi enormi. Specialmente nel momento di bassa marea, d’estate, il fetore è insopportabile e le esalazioni creano seri problemi di salute.
 
L’Avsi (Volontari per il Servizio Internazionale) con il responsabile locale Fabrizio Pellicelli lavorano da anni, grazie anche ai fondi 8xmille, per restituire una vita normale agli abitanti di Novos Alagados (Nuovi Allagati). A partire da una casa sulla terraferma, dall’accoglienza dei bambini per dar modo ai genitori di lavorare, fino a programmi di lotta alla malnutrizione. Dunque una presenza integrata e costante, a supporto della comunità.
 
IL ‘CENTRO MURIALDO’, OASI PER I BAMBINI DELLE PERIFERIE
 
Nella zona suburbana a sud di Fortaleza di quartieri anonimi ce ne sono tanti. Quello da noi visitato si differenzia solo per la speranza concreta portata dal Centro Murialdo (ispirato a san Leonardo Murialdo) coordinato da padre Roberto Mossi, brasiliano con origini italiane. Nel quartiere il Centro Murialdo è l’unico punto di riferimento per 80 bambini di tutte le età. Sono per loro i diversi corsi offerti dalla struttura formativa: informatica, musica, attività ludico-ricreative.
Progetti di scolarizzazione e sviluppo di giovani talenti che, senza il Centro e senza padre Roberto, chi nasce in questa estrema periferia non potrebbe nemmeno sognare.
 
DIO ENTRA IN CARCERE
 
Padre Luigi Sartorel, missionario fidei donum di Bolzano, è tra i sacerdoti sostenuti dalla firma dell’8xmille. È questo prete italiano che ha reso possibile ai carcerati di Itaitinga, a Fortaleza, seguire i corsi di teologia dell’Università Cattolica. França, Manuel e Cornelius sono tre dei primi sei studenti che si sono battuti contro le diffidenze e la burocrazia brasiliana per aprire il corso di teologia in carcere.
Oggi grazie anche all’illuminato direttore del penitenziario, Plauto, i corsi sono organizzati direttamente all’interno della struttura.
 
L’OSPEDALE DEL SERTÃO
 
Don Angelo Pignoli, vescovo di Quixadà, e suor Annamaria Moro, entrambi italiani, sono l’anima dell’ospedale di Quixadà, un esempio di organizzazione ed efficienza in un’area dove le strutture sanitarie sono ben al di sotto di standard accettabili. Il nosocomio pone al centro della propria attività la persona e l’umanizzazione della cura, oltre alla relazione fra madre e bambino. La Cei, grazie alle firme degli italiani, ha finanziato in particolare i reparti prenatale e neonatale dove molti bambini possono affrontare le emergenze senza dover ricorrere agli ambulatori di Fortaleza, distante più di 200 chilometri, e dove le corsie sono spesso oberate o inaccessibili. Per tanti abitanti e bambini di Quixadà un segno di speranza restituita.
 
MEDICI A DOMICILIO NELLA FAVELA
 
L’ultima opera 8xmille visitata a Fortaleza è un piccolo ambulatorio su strada dove alcune infermiere volontarie, donna Ines in testa, curano ogni giorno la popolazione della favela São Pedro, in assenza di qualsiasi altra struttura sanitaria. Ogni giorno il centro è aperto per una differente prestazione medica. Dal controllo dentale alla ginecologia, dalla pediatria alle vaccinazioni passando per la prevenzione e l’igiene di base. Serve circa 800 famiglie. Il centro ha aperto da pochi mesi proprio grazie all’aiuto dei fedeli italiani, che ha permesso di acquistare l’attrezzatura sanitaria e di ristrutturare l’ambulatorio.