SAN PIETRO VALEGGIO SUL MINCIO (VERONA)
La lunga estate dei ragazzi tra gioco e preghiera
di MARTA PETROSILLO Foto di CRISTIANO MORI
Le vacanze sono preziose per la formazione dei giovani». Lo sa bene don Paolo Zuccari, da otto anni parroco di San Pietro, a Valeggio sul Mincio, in provincia e in diocesi di Verona. È vasta la comunità che gli è affidata, più di 10mila abitanti, 3.500 famiglie. E tanti ragazzi. Tra le molte attività tra giugno e agosto, per cui la parrocchia chiede solo un piccolo contributo spese, ci sono due campi estivi per i bambini, uno per gli adolescenti e il campo maturità per chi sta per iniziare le superiori.
E poi cè la settimana dei laboratori Friends, in cui i giovani dai 17 ai 19 anni si prendono cura dei più piccoli. «Sono una grande prova di responsabilità» spiega il sacerdote. La maggior fatica estiva di don Paolo e del suo vice, don Cristiano Mori, è il grest: tre settimane «di gioco ma anche di contenuti e di preghiera» con oltre 400 ragazzi dai 7 ai 12 anni, 50 animatori e 15 responsabili. Chi ha 13 o 14 anni può già cimentarsi nel ruolo di aiuto-animatore.
«Con i più grandi approfondiamo i temi della crescita e delle prime scelte cristiane che si fanno a questa età» aggiunge don Paolo. «Gli adolescenti pongono una sfida impegnativa, ma danno anche grandi risultati». In paese e nelle diverse contrade che compongono la parrocchia, don Paolo, con gli altri due sacerdoti, don Cristiano e don Mario, sono figure su cui contare. E a loro volta sono grati ai donatori: «Le Offerte per il sostentamento ci consentono di vivere dignitosamente e di dedicarci interamente alla nostra comunità».
SANTA MARIA DELLA NEVE AL PORTONE - SENIGALLIA (ANCONA)
Le Olimpiadi di quartiere che avvicinano alla fede
di MELINDA MAGI Foto di FRANCESCO SAVINI
Alcuni le hanno già ribattezzate Portoniadi. Lestate in città, bella come unolimpiade, viene organizzata da 31 anni nella comunità del quartiere Portone, a Senigallia: 9mila abitanti e giovani in prima fila. Per questo appuntamento anticipano il rientro dalle vacanze.
«È un grande evento di comunione. Questanno cadrà dal 1° al 5 agosto, in coincidenza con la festa parrocchiale» spiega il viceparroco don Francesco Savini, attivo in parrocchia da 9 anni, e da due a fianco del responsabile, don Giancarlo Giuliani.
«I ragazzi over 14 lo organizzano fin da maggio per i più piccoli, tra i 8 e i 13 anni». Per tutti sono i Giochi senza barriere o Portoniadi, in cui i giovani organizzano giochi, scenografie, coreografie, animazione e premiazioni. Gareggiano in 250, schierati in 16 squadre da 16. Dietro le quinte lavorano in oltre 200. Il campo: nel piazzale della chiesa e in oratorio. Ogni edizione è legata ad un tema su cui i ragazzi sono chiamati a riflettere.
Di volta in volta, lamicizia, la fedeltà, lecologia, la gratuità, la fiducia. I Giochi si aprono con una Messa dei giovani al mattino e si chiudono con una celebrazione in piazza insieme ai genitori. «Molti si avvicinano alla Chiesa solo per i Giochi e poi intraprendono un cammino di fede. Anchio sono impressionato dallo spirito di accoglienza e di festa di queste giornate» aggiunge don Francesco.
Per queste nuove generazioni, e per tutti i fedeli, i sacerdoti sono una presenza incoraggiante: «Da noi si aspettano ascolto e parole chiare. E la fiducia da parte di chi dona lOfferta ci spinge ad un servizio capace di corrispondere a questa giusta attesa».