Noi preti - diceva - abbiamo per unica ragione di vita quella di contentare il Signore e di mostrargli daver capito che ogni anima è un universo di dignità infinita. Laltro, arciprete giornalista, promotore del cattolicesimo democratico e poi della Dc severo fustigatore, protagonista di un carteggio con Aldo Moro. Diceva: il cristiano non dovrebbe contarli i poveri, ma abbracciarli. Per lui il povero secondo il Vangelo è luomo: ecce homo. Due parroci dalla profonda sensibilità cristologica, patrimonio vivo del cattolicesimo europeo.
Dellautore di Lettera ad una professoressa ed Esperienze pastorali, tra primato della parola che dà dignità e della Parola che disseta eternamente, molto si è scritto questanno. Ma ci sono sempre più motivi per rileggere anche don Mazzolari (da La più bella avventura. Sulla traccia del prodigo a I lontani. Motivi di apostolato avventuroso). Poche settimane fa ad Hong Kong è stato tradotto in cinese il suo Tu non uccidere, manifesto del pacifismo cattolico, letto da Papa San Giovanni XXIII per la stesura della sua enciclica Pacem in terris. E in autunno si aprirà la fase diocesana della causa di beatificazione. Nelle prove sofferte, don Mazzolari nel 1958 scrisse al curato più giovane di immergersi in un bagno di umiltà, un atto di fede oltre gli uomini che aspettano da te conferma del tuo amore verso la Chiesa. Luca Pontremoli
Il futuro rimesso in mano alle nuove generazioni e a chi non sperava più. Tanti parroci si spendono nellItalia di oggi per rendere la meglio gioventù più numerosa, libera e non umiliata domani, con doposcuola di qualità ispirati a don Milani. E nel servizio al Vangelo e alle molte povertà di oggi, priorità di don Mazzolari. Le pastorali diocesane e le comunità parrocchiali sono consapevoli del grande ruolo di supplenza rivestito oggi dalla Chiesa, e ricominciano dalleducazione e dalla responsabilità evangelica verso i fratelli, nelle realtà più trascurate. Spesso facendole fiorire. I giovani oggi respirano cinismo. Avreste diritto di vedere negli occhi degli adulti il combattimento e non la resa, non lo sguardo lamentoso e sconfitto sulla realtà ripete loro don Maurizio Botta, prete romano, tra i tanti dediti alla pastorale giovanile.
È la stessa terra di lavoro pastorale di padre Eugenio Brambilla al Gratosoglio a Milano e del suo progetto anti-abbandono scolastico I Care, con centinaia di diplomati tra chi aveva lasciato gli studi. O degli interventi diocesani Iscola de maduridade a Iglesias, Oltre lo specchio a Vigevano, Talenti dispersi a Novara, Come sale della terra a Bari, Per amore della mia gente a Cosenza solo per citarne alcuni, sostenuti dall8xmille. Con la cultura si mangia al rione Sanità, a Napoli, dove don Antonio Loffredo ha creato cooperative giovanili che portano 40 mila visitatori lanno nelle catacombe paleocristiane.
Don Gino Rigoldi, cappellano dellistituto minorile Beccaria di Milano o padre Gaetano Greco con Borgo Amigò, alla periferia di Roma formano ex detenuti ad una seconda vita. È invece tra i bambini rom di Napoli la pastorale di don Luigi Stradella. Tra i tossicodipendenti quella di don Nilo Nannini a Marradi (Firenze). NellItalia delle disuguaglianze crescenti, i parroci sono accanto agli 11 milioni di famiglie in affanno (quasi il 40% del totale,la maggioranza relativa del Paese indica Istat). Talora con aiuti immediati, ma soprattutto con servizi che puntano a far uscire stabilmente dallemergenza, a partire dalla partecipazione del territorio e da comunità sempre più innovative e responsabili.
Oltre a quelli attivi nelle Caritas, i sacerdoti in tutte le regioni sono impegnati nella creazione di cooperative anti-disoccupazione (www.progettopolicoro.it) e nella formazione delle fasce deboli. Anche la pastorale della legalità, con la pedagogia antimafia, contrasta la povertà materiale e spirituale. Così fanno sistema, fra i tanti, padre Giacomo Panizza a Lamezia Terme, don Luca Palei a La Spezia, don Alessandro Amodeo a Trieste, a don Marco Lai a Cagliari, don Maurizio Patriciello nella Terra dei fuochi campana. Li sostengono anche le nostre Offerte. Siate grandi come la povertà che rappresentate avrebbe intimato don Mazzolari. Maria Rossi