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della Conferenza Episcopale Italiana

Uniti nel dono / La “cattedrale” di don Marco, tra greggi e campi dorati

La vita semplice di un giovane prete che ama scrivere poesie, ma che è anche direttore Caritas della diocesi di Ales - Terralba e che insegna alla Pontificia Facoltà Teologica di Cagliari. La sua "cattedrale", è tra i campi e le greggi di una parrocchia di 230 anime. Sa Zeppara è una piccola parrocchia di […]
27 Settembre 2021

La vita semplice di un giovane prete che ama scrivere poesie, ma che è anche direttore Caritas della diocesi di Ales - Terralba e che insegna alla Pontificia Facoltà Teologica di Cagliari. La sua "cattedrale", è tra i campi e le greggi di una parrocchia di 230 anime.

Sa Zeppara è una piccola parrocchia di 230 abitanti nelle campagne a sud di Terralba (OR) ma la prima casa dista dall’ultima 30 km. Qui è parroco don Marco Statzu, un giovane prete che ama scrivere poesie, ma che è anche direttore Caritas della diocesi di Ales – Terralba e che insegna alla Pontificia Facoltà Teologica di Cagliari.

Mai immagineresti che un teologo come primo luogo ti facesse conoscere la comunità Rom stanziale, dove lui è di casa per passare del tempo a parlare con loro e con loro condividere le gioie e le difficoltà della vita. Ma se provi a manifestargli stupore per l’associazione teologo-campo rom, don Marco risponde secco: «La fede è incarnazione, sono le tue mani, i tuoi occhi, i tuoi incontri. Se non c’è incarnazione non c’è vita, non c’è fede, non c’è teologia».

Don Marco, semplicemente, c’è. Ha sempre tempo per chi ha di fronte.

Non ha mai paura di perdere l’ultimo treno, perché in fondo, dice, l’ultimo treno non esiste: si può sempre proseguire a piedi. Non lo spaventano le cose piccole, tant’è che si sta cimentando nella forma poetica dell’Haiku, poesie composte da tre versi di 5, 7 e 5 sillabe.

La sua piccola chiesina di cemento armato, posta in mezzo ai campi dorati, nella stagione estiva, con una ventina di abitanti vicino, è la sua “cattedrale”.