SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

TuttixTutti: non perdiamoli di vista…

Vincere un concorso è una bella soddisfazione, ma anche un impegno che dura nel tempo. Almeno così per il TuttixTutti. Infatti i 10 vincitori ogni anno devono rendicontare al Servizio Promozione CEI l’avanzamento del loro progetto. In questo numero di In Cerchio vediamo il rendiconto del primo classificato 2018: la parrocchia Santi Pietro e Paolo […]
21 Gennaio 2019

Vincere un concorso è una bella soddisfazione, ma anche un impegno che dura nel tempo. Almeno così per il TuttixTutti. Infatti i 10 vincitori ogni anno devono rendicontare al Servizio Promozione CEI l’avanzamento del loro progetto.

In questo numero di In Cerchio vediamo il rendiconto del primo classificato 2018: la parrocchia Santi Pietro e Paolo di Catania (in allegato).

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Il parroco emerito p. Giovanni Piro (scomparso nel 2009) ha donato alla parrocchia una casetta alle pendici dell’Etna. La parrocchia è sempre stata impegnata nell’accoglienza di persone in difficoltà con particolare attenzione alle famiglie. Sulla scorta dell’invito di Papa Francesco di “aprire le canoniche e le chiese all’accoglienza”, si è pensato di ristrutturare la casa (denominata “Casa Accoglienza Giovanni Piro”) e renderla fruibile a famiglie sia italiane che straniere in grave difficoltà. Due gruppi organizzati e presenti in parrocchia Pax Christi in primo luogo ed il Gruppo di Solidarietà, hanno chiesto a Banca Popolare Etica un finanziamento e, ottenutolo, hanno ristrutturato la Casa.

Il 27/05/2017 la casa intitolata al nostro parroco emerito e denominata “Casa Accoglienza Giovanni Piro” è stata inaugurata e già da quella data, è stata ospitata una coppia cristiana di origine Nigeriana con un bimbo di appena 6 mesi. Successivamente (luglio 2017) è stata accolta anche una madre siciliana con un bambino di 6 anni.

La famiglia nigeriana si è poi trasferita a Roma (novembre 2017) per ricongiungersi ai familiari che lì vivono. Qualche settimana dopo è giunta la segnalazione dal Centro Astalli di Catania delle difficoltà di una coppia con una figlia di 7 mesi proveniente dal Marocco che momentaneamente viveva una condizione di difficoltà lavorativa e abitativa. Il 2 gennaio 2018 la nuova famigliola ha fatto ingresso in casa, convivendo con la madre ed il bambino già accolti in precedenza. Dal 1° novembre 2018 questi ultimi, completato il percorso di emergenza che li ha visti ospiti della casa, si sono trasferiti ed oggi vivono in un alloggio che gli consente l’autonomia.

Nel frattempo la coppia di provenienza dal Marocco, ha avuto una bella bimba (15 novembre 2018) e quindi la famigliola è aumentata di numero e visti gli spazi che compongono la casa, si è deciso che momentaneamente vi abitino solo loro. Quindi ad oggi la “Casa Accoglienza Giovanni Piro” ospita una famiglia composta da quattro individui. Tutti gli amici ospiti in casa vengono sostenuti economicamente per le necessità del vitto, presidi sanitari, farmaci, disbrigo pratiche e quant’altro, dalla parrocchia e dai volontari che aderiscono al progetto.

Grazie al premio TuttixTutti, vinto dalla nostra parrocchia, nella casa accoglienza abbiamo potuto:

  • Acquistare ed installare l’impianto fotovoltaico per una autonomia nel consumo della energia elettrica,
  • Acquistare ed installare tre pompe di calore (invece che una stufa a pellet preventivata in fase progettuale) per il riscaldamento degli ambienti che verranno alimentate a costo zero grazie alla produzione di energia dall’impianto fotovoltaico,
  • Contribuire alle spese correnti delle famiglie ospitate in ordine a vitto, presidi sanitari, farmaci e disbrigo pratiche
  • Iniziare una esperienza di “Home Restaurant” dove vengono coinvolti gli amici ospiti nella preparazione di piatti tipici del loro paese e di piatti preparati a turno dai volontari. Quindi vengono invitati gruppi di persone che usufruiscono di un pasto speciale per il quale versano una quota libera per sostenere le spese e la vita degli ospiti della casa..

Questa bellissima esperienza sta facendo crescere ulteriormente la comunità parrocchiale, ha dato la possibilità concreta a tre famiglie di superare il momento critico attraversato. Infatti il contratto che si stipula con le persone accolte, che abbiamo voluto chiamare “patto d’onore” oltre a definire norme e regole dell’ utilizzo della casa e del comportamento da tenere fra abitanti, vincola, attraverso il comodato d’uso gratuito che si stabilisce e che viene registrato alla Agenzia delle Entrate, la durata per tutti ad un solo un anno di permanenza, in modo da accogliere più nuclei familiari.

L’obiettivo è chiaro: accogliere chi ha bisogno, proteggerlo, supportarlo e accompagnarlo verso un riscatto sociale ed un reinserimento attivo nella società. Per la comunità tutta diventa una immensa ricchezza di scambio e dono.