Il valore del sovvenire e della carità, i progetti realizzati e quelli da mettere in atto sono stati gli argomenti principali trattati dai relatori per approfondire e informare sulle attività che nascono dalla destinazione dell8xmille alla Chiesa cattolica
.«La carità rinnova la vita, perché partendo dallamore testimoniato nel Vangelo, la quotidianità acquista un nuovo aspetto e lindividuo arricchisce se stesso e il mondo che lo circonda» queste le parole del Vescovo di Sessa Aurunca, Mons. Orazio Francesco Piazza a margine dellincontro. Un incontro nel quale sono stati spiegati e chiariti aspetti tecnici e pratici sull8xmille.
Stefano Gasseri, referente C.E.I. del sovvenire e Ada Torromeo, economo diocesano, hanno illustrato con chiarezza non solo le modalità di donazione, ma soprattutto le motivazioni per cui è importante destinare l8xmille.
Le esigenze di culto, il sostentamento del clero e le opere di carità in Italia e nel Terzo mondo le principali destinazioni. E proprio su questultimo aspetto si è basato lintervento di Giuseppe Pagliaro, vicedirettore dellUfficio Caritas diocesano.
La presenza di immigrati e la perdita del lavoro tra le principali cause di impoverimento di una porzione di popolazione a cui la Caritas diocesana sta offrendo il proprio servizio. Il pagamento di fatture energetiche, affitti, visite mediche e medicine, prima accoglienza e tasse universitarie risultano essere tra le prime forme di sussistenza offerte alle persone che ne hanno fatto richiesta.
Altri importanti progetti sono in cantiere per garantire una copertura sempre più completa delle esigenze di quanti vivono difficoltà di ogni genere. Unazione concreta non di un singolo, ma comunitaria perché realizzata dalla generosità di tanti. Gesti semplici, che danno vita a grandi opportunità. La serata si è aperta e conclusa con la testimonianza e la musica della comunità di Pescopagano guidata da don Guido Cumerlato, incaricato diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa.