SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Radio Vaticana / Mons. Prevost: “Il Vescovo è un pastore vicino al popolo, non un manager”

Vi segnaliamo l’intervista che Andrea Tornielli (direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione della santa sede) ha fatto per i media vaticani al Prefetto del Dicastero per il Vescovi Monsignor Robert Francis Prevost, tracciando un identikit del “Vescovo” per il tempo in cui viviamo. Alla domanda “Quanto incidono nella vita dei Vescovi i problemi economici?” […]
5 Maggio 2023

Vi segnaliamo l’intervista che Andrea Tornielli (direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione della santa sede) ha fatto per i media vaticani al Prefetto del Dicastero per il Vescovi Monsignor Robert Francis Prevost, tracciando un identikit del “Vescovo” per il tempo in cui viviamo.

Alla domanda “Quanto incidono nella vita dei Vescovi i problemi economici?” Monsignor Robert Francis Prevost (il frate agostiniano che Papa Francesco ha scelto per succedere al cardinale Marc Ouellet) ha risposto:

Al vescovo è chiesto anche di essere un buon amministratore o almeno la capacità di trovare un buon amministratore che lo aiuti. Il Papa ci ha detto di volere una Chiesa povera e per i poveri. Ci sono casi in cui le strutture e infrastrutture di un tempo non servono più e si fa fatica a mantenerle. Allo stesso tempo, anche nei luoghi dove ho lavorato, la Chiesa è responsabile di istituzioni educative e sanitarie che offrono servizi fondamentali al popolo, perché molte volte lo Stato non riesce a garantirli.

Personalmente non sono dell’opinione che la Chiesa debba vendere tutto e “solo” predicare il Vangelo nelle strade. Si tratta comunque di una responsabilità molto grande, non ci sono risposte univoche. C’è da promuovere maggiormente l’aiuto fraterno fra le Chiese locali. Di fronte alle necessità di mantenere in vita delle strutture di servizio con le entrate che non sono più quelle di una volta, il Vescovo deve essere molto pratico. Le monache di clausura sempre dicono: 'Bisogna avere fiducia e affidare tutto alla Provvidenza Divina, perché si troverà il modo per rispondere'. L’importante è anche non dimenticarsi mai della dimensione spirituale della nostra vocazione. Altrimenti si rischia di diventare dei manager e ragionare come manager. Qualche volta succede”.