SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

“Racconta il tuo don”: proclamati i 5 finalisti del bando fatto in collaborazione con l'Azione Cattolica

Abbiamo il piacere di comunicarvi i vincitori del bando nazionale di scrittura Insieme ai sacerdoti: racconta il tuo “don”. Realizzata in collaborazione tra l’Azione Cattolica Italiana e il Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa della C.E.I.(In Cerchio ottobre 2015), l’iniziativa ha permesso, a molti e da tutta Italia, di dare preziosa testimonianza delle innumerevoli esemplari […]
12 Luglio 2016
Abbiamo il piacere di comunicarvi i vincitori del bando nazionale di scrittura Insieme ai sacerdoti: racconta il tuo “don”. Realizzata in collaborazione tra l’Azione Cattolica Italiana e il Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa della C.E.I.(In Cerchio ottobre 2015), l’iniziativa ha permesso, a molti e da tutta Italia, di dare preziosa testimonianza delle innumerevoli esemplari figure di sacerdote che nel nostro Paese vivono nella pienezza evangelica il servizio pastorale alla propria comunità.

I cinque finalisti, che potranno fare un pellegrinaggio a Roma per il Giubileo di 3 giorni e usufruire di un bonus per l'acquisto di libri dell'Editrice AVE, sono: Francesca Pacilli (dioc. Latina); Sonia Graziotto (dioc. Treviso); Paolo Squillaci (dioc. Vigevano); Luisina Teresa Campagna (dioc. San Marco Argentano-Scalea); Maria Rita Giannone (dioc. Otranto). In allegato tutti gli elaborati.


Di seguito (e nei prossimi numeri) ve ne proponiamo uno per esteso. Iniziamo da quello di Maria Rita Giannone dal titolo "Mi stai a cuore" e dedicato a don Francesco Coluccia.
 
Noha (LE) settembre 2002, un giovane sacerdote diventa parroco della mia parrocchia San Michele Arcangelo: Don Francesco Coluccia, inizia una nuova storia...
Fin dai primi giorni si è capito quale fosse il suo stile di vita: innamorato del suo Signore, semplice, essenziale, misericordioso, sempre disponibile con le persone, attento a condividere le fragilità, le sofferenze come le gioie di ciascuna, la sua stessa vita.
 
lo ho iniziato a conoscere la sua semplicità quando mi sono accostata al Sacramento della riconciliazione. Ho sentito per mezzo suo la sua tenerezza di Dio nell'accogliermi e nel perdonarmi, Lui Buon Pastore che soccorre la pecorella smarrita, ferita, malata. Una vita, quella di Don Francesco, attenta a servire ed elevare la sua comunità. L 'essenzialità nella quotidianità, accompagnata da una grande voglia e coraggio nel fare/costruire comunità. Assistente parrocchiale di AC, il mio Don è “l'uomo della Pasqua", lo sguardo rivolto al Regno di Dio, alla Sua Chiesa e con i piedi per terra.

Dispensatore della "Parola di Dio" ricevuta con gioia, accolta prima nella croce di Cristo e poi resa viva attualizzandola con opere di misericordia. Il mio Don ha scritto: “Quando si mettono a frutto i talenti ricevuti e ci si affida alla Divina Provvidenza tutto si realizza”(1). Parto da qui per parlare di due opere di misericordia che fanno fiorire la vita: "Casa Betania” e il “Centro Aiuto alla Vita", fondate a Noha e dirette dal mio Don, avvalendosi di numerosi volontari: 40 medici specialisti, 20 infermieri, 6 psicologhe, 2 pedagogiste, 25 educatori di cui anch'io faccio parte, 25 ausiliari e tantissime persone di buona volontà. Tutto è sorretto dalla Divina Provvidenza, nessuna retta da nessun ente. Ecco il mio Don, l'uomo che si fida di Dio.

 
Con “Casa Betania” il “Centro Aiuto alla Vita” è operante da oltre 10 anni, offre un alloggio e il sostegno medico, psicologico e morale alle mamme in attesa e agli adulti in difficoltà. Afferma il mio Don: “Gesù ci insegna che la legge fondamentale della perfezione umana, e quindi della trasformazione del mondo, è il comandamento nuovo della carità. Il comportamento della persona è pienamente umano quando nasce dall'Amore, manifesta l'Amore ed è ordinato all'Amore. Casa Betania è l'occasione propizia per rendere credibile quell'Amore che ci è donato nell'Eucarestia e si fa riconoscere nel fratello infermo, forestiero, bisognoso e nel più povero dei poveri: l’uomo in stato di embrione che ha bisogno di essere tutelato, accolto, servito, amato”(2).
 
Nell'omelia del giovedì santo il mio Don ha detto: «Nel cenacolo Gesù è pronto ad amarci fino alla fine, fino alla consumazione di sé. La mensa diventa diversa perché Lui è la Gioia, Lui è la vita, diventa il luogo del servizio”. In questo giorno il Signore per il rito della lavanda dei piedi ha chiamato 12 mamme perché possano sentirsi da Lui amate, per continuare a trasformare il servizio della propria vita in un amore continuo che racconta come la Chiesa, che è Madre, genera i suoi figli nell'amore.

“L'essere dell'Amore è servire”(3). Tra queste mamme c'ero anch'io. L'emozione è stata grandissima, ho toccato il Signore. Lui ogni giorno mi riempie il cuore di gioia, la gioia del Vangelo. E' bello vedere 91 bambini strappati all'aborto; 91 mamme assistite; altre 6 donne in attesa; 3200 ammalati seguiti con amore e professionalità mediante gli ambulatori di "Casa Betania"; 60 persone. senza fissa dimora, accolte e dopo un percorso reinserite nella loro dignità; 100 famiglie nutrite con carità; 4200 persone ascoltate nei loro bisogni.

 
É il buon Samaritano, Gesù, di cui il mio Don è innamorato che ha reso possibile tutto questo: occhi per accorgersi dell'altro, cuore per ascoltarlo, mani per farsi prossimo con “Casa Betania”(4). Accanto a quest’opera di misericordia, il mio Don ha a cuore i giovani. In Oratorio, da lui fondato, luogo di dialogo e incontro tra Associazioni, movimenti, culture e stili diversi, si sperimenta la bellezza dello stare insieme per accompagnare nella crescita le giovani generazioni. Ciò mediante: la scuola di musica ed il Concerto bandistico San Gabriele dell'Addolorata, i laboratori (letterario, teatro, manipolazione, interdisciplinare), la Cattedra della Cultura, la scuola calcio, l'aerobica per anziani, il cineforum e il caffè letterario, realtà tutte fondate e concretizzate dal mio Don. Carità verso chi si affaccia alla vita, carità verso gli ultimi, sono le priorità pastorali del mio Don, che ha fatto della parrocchia, in cui AC è nuovo fermento, una comunità che annuncia la prossimità di Gesù Cristo.
Grazie di cuore Don Francesco.
 
 
(1)F. Coluccia, La Misericordia: il volto dell’Amore, FAVIA, Modugno (BA) 2015, pag. 61
(2)ibidem, pag. 72
(3)ibidem, p.76
(4)F. Coluccia, Occhi, Cuore e mani, riflessioni e proposte per una pastoarale della salute in parrocchia, ELLEDICI, Leumann, (TO), 2006