SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Raccolta Offerte: debole segnale di ripresa nel periodo estivo

Donazioni il leggera crescita nel periodo estivo sebbene la raccolta è ancora in terreno leggermente negativo. Questo in pratica dicono gli ultimi dati disponibili sull’andamento della raccolta delle erogazioni liberali destinate ai sacerdoti aggiornati ad agosto 2018. Nei primi 8 mesi del 2019 i fedeli hanno inviato all’Istituto Centrale Sostentamento Clero 30.271 bollettini, mentre lo […]
27 Settembre 2019

Donazioni il leggera crescita nel periodo estivo sebbene la raccolta è ancora in terreno leggermente negativo. Questo in pratica dicono gli ultimi dati disponibili sull’andamento della raccolta delle erogazioni liberali destinate ai sacerdoti aggiornati ad agosto 2018.

Nei primi 8 mesi del 2019 i fedeli hanno inviato all’Istituto Centrale Sostentamento Clero 30.271 bollettini, mentre lo scorso anno, nello stesso periodo, il numero era pari a 29.910. Ciò significa circa 360 bollettini in più. Un incremento modesto ma comunque molto significativo perché interrompe un trend negativo che andava avanti da molti mesi.

In leggero affanno la raccolta: 1milione 758mila euro quest’anno contro 1milione 776mila ero donati nel 2017 (meno 1,0%).

Diminuisce anche l’importo medio donato che ad agosto fa registrare un segno negativo. Quest’anno ogni fedele ha elargito, infatti, in media 58,07 euro, lo scorso anno 59,36 euro cioè circa 1 euro in meno.

E allora, con il periodo delle vacanze ormai alle spalle, riaccendiamo i motori e rimbocchiamoci le maniche. In un momento come quello attuale in cui il tessuto sociale è debole e cresce l’indifferenza nei confronti dei più bisognosi, il sostegno economico alla Chiesa cattolica diventa una grande opportunità per sugellare un patto di comunità e di corresponsabilità. Un patto che rimette al centro i sacerdoti, e con loro le persone povere e sofferenti, i loro bisogni materiali, morali e spirituali. In questo modo il “sovvenire” diventa una grande opportunità per far vivere la nostra Chiesa “povera per i poveri”.