È stata la diocesi di Alessandria ad ospitare, lo scorso 8 novembre, lincontro regionale del Piemonte. Vi hanno preso parte 11 diocesi su 17. La partecipazione è stata utile per condividere le attività e le varie problematiche. Oltre agli incaricati hanno partecipato il Vicario di Pinerolo e sono stati presenti anche i responsabili delleconomato di Alessandria. Dopo il saluto della diocesi ospite Mons. Guido Gallese, il Vescovo delegato per il sovvenire, Mons. Gabriele Mana ha approfondito gli aspetti spirituali del sovvenire e sollecitato al coinvolgimento dei CPAE parrocchiali o delle Unità Pastorali o Vicarie, per informare e formare sul tema nel suo ampio significato di comunione, non solo visto come 8xmille. Altro stimolo è stato quello di sollecitare gli incontri con notai e commercialisti molto utile per riattivare la loro sensibilità.
Inoltre è emerso linteresse di trovare il modo, attraverso il Vescovo o il Vicario Generale, di intervenire nei vari consigli presbiterali invitandoli a rivedere il sovvenire come una linea di congiunzione tra tutte le pastorali diocesane, sottolineandone i valori spirituali che non vanno disgiunti da quelli materiali in cui si manifesta lappartenenza alla nostra Chiesa cattolica.
E altresì emersa la necessità, da parte di alcuni nuovi incaricati, di programmare un incontro di approfondimento dei dati nazionali e la loro distribuzione per confermare che rispecchiano una Chiesa povera, come dice Papa Francesco. Questo desiderio di maggiore dettaglio, nasce soprattutto dallesigenza di chiarire meglio i dati ad alcuni presbiteri che ne chiedevano precisazioni in tono un po polemico. In caso di un incontro regionale, ho anticipato la possibilità di invitare, se necessario, il Servizio Promozione della C.E.I. ad un intervenire nella sede più opportuna che può anche essere una assemblea del clero diocesano.
A consuntivo, posso considerare di aver riscontrato una positiva adesione generale perché i partecipanti si sono sentiti sostenuti per le fatiche quotidiane e per la volontà di coinvolgere altri direttori diocesani per creare una sinergia tra gli uffici.
Lobiettivo è che il sovvenire non sia visto come ambito a se stante, ma pienamente inserito nella pastorale diocesana (oserei dire come filo conduttore della comunione e corresponsabilità).
Diac. Giorgio Carlino
Referente regionale