SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Piacenza: l'incaricato scrive a tutti i sacerdoti e diaconi

Il testo è stato inviato a tutti i sacerdoti e diaconi della diocesi si Piacenza - Bobbio dall'incaricato Romolo Artemi insieme alla scheda allegata alle istruzioni delle istruzioni del modello Unico (fascicolo 1) per destinare l'8xmille. SOVVENIRE ALLE NECESSITA’ DELLA CHIESASECONDO I TEMPI E LE USANZE  Questo è un vecchio precetto della Chiesa che insegnavano a catechismo. […]
30 Marzo 2015
Il testo è stato inviato a tutti i sacerdoti e diaconi della diocesi si Piacenza - Bobbio dall'incaricato Romolo Artemi insieme alla scheda allegata alle istruzioni delle istruzioni del modello Unico (fascicolo 1) per destinare l'8xmille.
 
SOVVENIRE ALLE NECESSITA’ DELLA CHIESASECONDO I TEMPI E LE USANZE
 
 
Questo è un vecchio precetto della Chiesa che insegnavano a catechismo. La prima cosa da ricordare è che le offerte che facciamo di domenica, durante la S. Messa servono alla parrocchia per le spese correnti, tipo: riscaldamento, luce, telefono, pulizie, assicurazione ecc.
 
Ora abbiamo altri due modi per aiutare la nostra Chiesa nella sua missione: 
  • 1) le offerte al fondo sostentamento clero (Istituto Centrale Sostentamento Clero), che sono deducibili dalla dichiarazione dei redditi. Queste offerte servono a coprire gli stipendi dei nostri preti; ogni prete riceve circa mille euro lordi per dodici mesi l’anno. Nella nostra diocesi, che conta circa 300 mila abitanti, sono stati spesi euro 4.363.966,56 per lo stipendio dei nostri 258 sacerdoti diocesani. Nell’anno 2013 le offerte deducibili sono state, in tutta la diocesi, 510 per un valore € 61.923,82. La differenza è stata coperta dalle pensioni, dagli stipendi dei sacerdoti dalle proprietà della Chiesa e dai fondi 8xmille, che coprono la spesa nella percentuale del 60%.
  • 2) Altro modo per sostenere la nostra Chiesa, che non ci costa nulla, è la firma all’8xmille; gli ultimi dati noti sono delle dichiarazioni del 2009; la nostra diocesi ha avuto i seguenti risultati: i contribuenti che hanno espresso la loro scelta sono stati solamente 236.547, la loro scelta a favore della Chiesa cattolica è stata dell’82,4%, come la media nazionale. Quell’anno è stato l’ultimo anno che l’INPS ha inviato il CUD a casa dei contribuenti, il nostro servizio quell’anno aveva raccolto circa 1.400 moduli firmati.
L’anno scorso abbiamo raccolto solo 250 moduli firmati. Ricevuti dai CAF, le parrocchie non ci hanno consegnato moduli. Si ricorda che si può firmare anche per il 5xmille, possibilmente per un’organizzazione cattolica.
 
Con le dichiarazioni sempre più inviate in via telematica, se non ne parliamo e non ci organizziamo, ben pochi firmeranno l’8xmille, dando forza a coloro che ci avversano e vorrebbero eliminare quest’aiuto, e in questo modo la Chiesa si troverà senza fondi e non avrà la possibilità di fare la carità, non potrà più fare catechismo per l’iniziazione cristiana, non potrà sostenere i propri preti, non potrà aiutare le parrocchie nella manutenzione, ecc.

Questa non è una visione catastrofica, ma una realtà, vedendo la situazione d’altre Chiese europee, come la Tedesca e la Spagnola che stanno svendendo le loro proprietà per riuscire a mantenere le proprie organizzazioni.
 
Dovremo organizzarci per raccogliere più firme con quei moduli che sostituiscono il CUD. Dovremo invitare i fedeli che non hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi di portare il proprio codice fiscale e dopo le Sante Messe aiutare a compilare e raccogliere i moduli sostitutivi del CUD.

Sono sempre a disposizione di tutti per meglio chiarire i concetti, discutere i vari problemi organizzativi, e far capire ai fedeli ad esempio che “le così dette ricchezze della Chiesa” sono un costo e non un ricavo, basta pensare alla statua di Mosè, quanto costa la sua sicurezza e manutenzione, e quanto incidono tutti quei capolavori che si ritengono di proprietà della Chiesa ma che sono un bene a disposizione di tutti.
 
Ringrazio fin d’ora tutti quelli che si metteranno in aiuto per mantenere alto il nome e le opere della Chiesa cattolica.
 
Romolo Artemi
Incaricato diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa