La fotografia scattata nei primi sei mesi di quest’anno per quanto riguarda le donazioni per il clero continua a mostrare un trend in calo. Diminuisce del 21,6% il numero di Offerte rispetto al periodo gennaio-giugno 2021. E anche l’importo complessivo della raccolta scende del 13,6% rispetto all’anno scorso. Unico risultato positivo è l’importo medio dell’Offerta che, a dispetto del periodo che stiamo vivendo, cresce del 12,4%. Quest’estate, più che mai, serve la testimonianza operosa dei nostri incaricati diocesani per far comprendere ai fedeli, e non solo, la circolarità delle Offerte per i sacerdoti, che ritornano sui nostri territori sotto forma di sostegno e aiuto concreto per tutti.
I risultati, in sintesi
Le donazioni per il clero sono fortemente condizionate dal difficile periodo storico che stiamo vivendo: il perdurare della pandemia da Covid-19 e della guerra in Ucraina, con le conseguenze economiche e sociali che ne derivano, l’inflazione sempre più crescente e l’aumentare della precarietà lavorativa. Per questo, nei primi sei mesi di quest’anno, la raccolta complessiva delle Offerte per il clero si riduce ulteriormente, rispetto all’anno precedente: da oltre 2 milione 231mila euro nel 2021 scende nei primi sei mesi del 2022 a 1 milione 927mila. Anche le Offerte mostrano un trend in calo e passano da 38.098 nel 2021 a 29.886 da gennaio a giugno 2022. Unica voce fuori dal coro l’importo dell’Offerta media, che sale da 60,27 euro nel 2021 a 67,75 euro nel 2022.
Sì nel nostro territorio
È bastato lo spettro del termovalorizzatore a Roma e il rigassificatore a Piombino a far cadere un governo di unità nazionale. Opere di interesse generale si ritrovano spesso a fare i conti con l’opposizione da parte delle comunità che vivono proprio nel territorio in cui devono essere realizzate. È l’effetto Nimby, acronimo in inglese (Not in my back yard) che significa “non nel mio giardino”. Alla fine si trasforma in rabbia e azioni di protesta da un lato, immobilismo dall’altra. Tutto il contrario di quello che accade con le Offerte per il clero. “Sì nel nostro territorio” è, infatti, il modello di riferimento della nostra Chiesa, in una circolarità del dono. Perché tutto ciò che viene raccolto con le Offerte per il clero, ritorna a disposizione dei nostri territori, delle nostre parrocchie.
La raccolta, in una circolarità del dono
Per questa estate diventa ancora più strategico il ruolo degli incaricati diocesani che conoscono bene i propri territori e sanno dare la giusta carica per tornare a far crescere le Offerte per il clero. La loro opera, infatti, è fondamentale per aiutare la gente, non solo i fedeli, a comprendere che tutto quello che viene donato per i sacerdoti, attraverso un versamento all’Istituto Centrale Sostentamento Clero, ritorna sul proprio territorio e ha un effetto moltiplicatore: in termini di sostegno non solo per i sacerdoti, ma per tutti noi, in una circolarità del dono che è al centro della nostra Chiesa.
Paolo Cortellessa