Qualsiasi attività pastorale, che non faccia assegnamento
per la sua realizzazione su persone veramente formate e preparate,
mette a rischio la sua qualità. Gli strumenti di lavoro non possono
essere veramente efficaci se non saranno utilizzati da catechisti ben formati.
(DGC n. 234).
Inizia così il progetto di Novara, uno dei tre vincitori del primo premio del concorso Non di Solo Pane. In allegato il testo completo. Ancora vi proponiamo qui uno stralcio dell'introduzione nella quale, tra gli obiettivi globali, non manca l'educare al "sovvenire".
"Oggi più che mai è forte la consapevolezza della necessità di una adeguata formazione dei catechisti. I cambiamenti in atto sul piano socio-culturale, religioso, antropologico, richiede la presenza di figure qualificate e mature sul piano della fede, dellumanità e della competenza socio-pedagogica. Per un efficace e capillare intervento allinterno della nostra diocesi, abbiamo ritenuto opportuno concentrare gli sforzi nellattivare nel territorio animatori di catechisti: soggetti intermedi tra lequipe diocesana e i catechisti parrocchiali, presenti a livello vicariale/zonale, possono supportare e accompagnare con competenza e metodo i tanti volontari che sono impegnati in questa essenziale azione pastorale.
E importante individuare nelle nostre comunità persone disponibili allanimazione e al coordinamento dei catechisti, in modo che venga favorita la loro formazione permanente e il loro inserimento più organico nella pastorale globale.
Lobiettivo di questo corso triennale, è promuovere il sorgere di animatori responsabili dellazione catechistica che assumano responsabilità a livello diocesano, zonale, parrocchiale, ispirandosi ai documenti CEI sulla formazione dei catechisti.
OBIETTIVI GLOBALI. La formazione di animatori catechistici che siano in grado di:
- accompagnare altri catechisti e a coordinarli nel loro servizio;
- vivere con loro lesperienza di corresponsabilità ecclesiale, sostenendoli nel loro camminodi fede;
- essere un collegamento vivo tra Ufficio Catechistico Diocesano e il territorio, nel creare una maggiore condivisione delle linee pastorali e incentivare la partecipazione e lappartenenza ecclesiale;
- educare al sovvenire come educazione alla partecipazione, alla corresponsabilità ed alla comunione ecclesiale".