SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Nola / Diario di una condivisione

La Diocesi di Nola e la parrocchia del Sacro Cuore, Marigliano, località Pontecitra (NA) nei giorni 2-3 dicembre 2022 hanno promosso due incontri di formazione per volontari (diocesani e parrocchiali) dal titolo: sovvenire alle necessità della Chiesa: la relazione d’aiuto come strumento di servizio nel lavoro sul territorio le relazioni interpersonali: strumento d’intervento con abilità […]
19 Dicembre 2022

La Diocesi di Nola e la parrocchia del Sacro Cuore, Marigliano, località Pontecitra (NA) nei giorni 2-3 dicembre 2022 hanno promosso due incontri di formazione per volontari (diocesani e parrocchiali) dal titolo:

  • sovvenire alle necessità della Chiesa: la relazione d’aiuto come strumento di servizio nel lavoro sul territorio
  • le relazioni interpersonali: strumento d’intervento con abilità di counseling per operatori nel territorio.

Nel primo incontro, rivolto al Gruppo di lavoro diocesano e ad alcune realtà territoriali, si è sottolineata la profonda sinergia tra il "sovvenire" e il lavoro di educazione svolto nel territorio per promuoverne al meglio i valori di: comunione, condivisione, corresponsabilità, perequazione. Al secondo hanno partecipato tutti quei volontari che ogni giorno si rivolgono e prestano servizio nel territorio della parrocchia. La fascia d’età è partita dai 16 anni sino ai 70 e tutti si sono mostrati attenti e partecipativi per l’intera durata degli incontri.
L’affluenza è stata superiore ad ogni più rosea aspettativa, circa 250 persone distribuite in 3 sessioni.

Sono state affrontate abilità di counseling e simulate relazioni d’aiuto, utili per aiutare a sviluppare competenze di base specifiche da applicare nel territorio.

Nei due incontri sono stati affrontati i diversi approcci ad una corretta relazione di aiuto, di cura nel senso più profondo del “mi sta a cuore”:

  • aiutare l’altro a soddisfare i bisogni e le aspettative
  • una cura educativa tesa a mettere l’altro nelle condizioni di provvedere da sé ai propri bisogni e promuovendo la capacità di aver cura di sé per essere in grado in seguito di fare lo stesso con gli altri.

Per questo ogni volontario che nel proprio territorio vuole “prendersi cura” degli altri, non può non affrontare in modo profondo e consapevole le relazioni interpersonali; esse danno un cuore ad ogni forma di comunicazione efficace, vera e attenta all’altro.

Il nostro essere cristiani c’impone di essere testimoni credibili dell’Amore di Dio. Dice San Paolo in (Fil 2, 6-8):

«Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini.
Dall'aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce

Per far questo, a imitazione di Cristo, l’altro (il fragile, l’anziano, il povero, l’emarginato e chiunque necessità di aiuto) deve trovare in noi una persona disposta a prendersi cura di loro, delle proprie difficoltà e dei propri bisogni. Dobbiamo essere balsamo per la solitudine che opprime il desiderio di vivere, naturale aspirazione di ciascuna persona.

Diceva Viktor Frankl: «Ho trovato il senso della mia vita aiutando gli altri a trovare il significato della propria».

Questa frase riassume al meglio il servizio di volontariato di chi si prende cura dell’altro.

Stefano Maria Gasseri