SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Milano: la lettera pastorale di Mons. Delpini ed il “sovvenire”

L’incaricato della diocesi di Milano, don Massimo Pavanello, ci segnala questa lettera pastorale che il suo Arcivescovo, Mons. Mario Delpini, ha pubblicato come proposta pastorale per l'anno 2019/20. Il titolo, mutuato dall'epistola ai Filippesi, suona così: «La situazione è occasione - Per il progresso e la gioia della vostra fede» (Centro Ambrosiano, 144 pagine, 4,oo […]
17 Luglio 2019

L’incaricato della diocesi di Milano, don Massimo Pavanello, ci segnala questa lettera pastorale che il suo Arcivescovo, Mons. Mario Delpini, ha pubblicato come proposta pastorale per l'anno 2019/20.

Il titolo, mutuato dall'epistola ai Filippesi, suona così: «La situazione è occasione - Per il progresso e la gioia della vostra fede» (Centro Ambrosiano, 144 pagine, 4,oo €).

Non si tratta propriamente di una lettera pastorale unitaria. Scorrendo l'indice, si trovano sei missive. È, quindi, chiariscono dalla curia, un insieme di proposte per accompagnare i fedeli ambrosiani lungo i tempi dell’anno liturgico. Momenti intesi come “situazioni” capaci di essere “occasioni” per i sacerdoti e gli operatori pastorali. Il fine, è poter vivere con maggiore fedeltà il Vangelo all’interno delle comunità.

Ne diamo conto, in questo contesto, poiché l'indirizzo per il tempo dopo Pentecoste riserva l'ultimo paragrafo al settore di nostra competenza: «Sovvenire alle necessità materiali della Chiesa».

Un'attenzione che il successore di Ambrogio aveva già dimostrato durante la scorsa quaresima, come anche qui recensito.

Il focus delle righe in oggetto, riguarda le Offerte deducibili. Così scrive il presule: «Paolo si commuove per la generosità dei Filippesi: hanno ricevuto l’annuncio del Vangelo e sentono doveroso aiutare economicamente Paolo perché possa dedicarsi totalmente al suo ministero».

Anche oggi i ministri sono testimoni di tanta generosità tra i fedeli. Tuttavia è necessario mantenere desta la coscienza, affinché la routine non logori la virtù.

L’introduzione dello strumento del "sovvenire", argomenta l'Arcivescovo, si è rivelato provvidenziale ma «ha avuto, in qualche caso, l’effetto collaterale di delegare al sistema il compito di sovvenire alle necessità materiali della Chiesa»; affievolendo «il senso di responsabilità dei fedeli per il sostentamento del clero e per le necessità materiali della propria comunità».

Delpini, però, vede un margine di miglioramento. Una possibilità per la ripresa dell'impegno. Non tanto come attività di fundraising, bensì come sequela della Parola. Per questo motivo invita i fedeli «a far rifiorire la vostra premura nei riguardi dei preti che svolgono il ministero a servizio della comunità (…). L’auspicato incremento delle offerte deducibili per il sostentamento del clero (…) consentirà di disporre di risorse maggiori per le necessità dell’aiuto ai poveri nel nostro Paese e nei progetti di solidarietà con Chiese di altri Paesi».

Parole puntuali, inserite entro una preoccupazione più ampia. Il testo considerato tocca pure l’amministrazione dei beni della Chiesa, la cura per le strutture e per la loro destinazione. Un ambito in cui i laici sono presenza determinante e competente.

Il Vescovo lo afferma con convinzione e affetto. E promette: «Desidero trovare un’occasione per esprimere il mio apprezzamento e le mie raccomandazioni per questo servizio alla Chiesa».

Massimo Pavanello

Per maggiori informazioni www.chiesadimilano.it