SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

L’Italia perde il senso del sacro

Realizzata con cadenza biennale a partire dal 2000 presso un campione di 1.000 casi rappresentativo della popolazione italiana, la ricerca di fine 2018 è fonte di numerosi e interessanti dati, alcuni dei quali permettono di trarre qualche osservazione sullo scenario italiano e sui cambiamenti in corso. “Amate la Chiesa, Figli carissimi, in quest’ora specialissima della […]
15 Aprile 2019

Realizzata con cadenza biennale a partire dal 2000 presso un campione di 1.000 casi rappresentativo della popolazione italiana, la ricerca di fine 2018 è fonte di numerosi e interessanti dati, alcuni dei quali permettono di trarre qualche osservazione sullo scenario italiano e sui cambiamenti in corso.

Amate la Chiesa, Figli carissimi, in quest’ora specialissima della sua storia e della sua vita: l’ora del Concilio …”. E’ l’autunno del 1965 quando Paolo VI, dopo 3 anni di lavoro sta per portare a compimento il capolavoro del Vaticano II, voluto dal suo predecessore, Giovanni XXIII. Nell’udienza generale del 13 ottobre rivolge agli italiani un chiaro invito: “Amate la Chiesa… perché nell’interno stesso della Chiesa un risveglio s’è prodotto, un fermento, un’inquietudine, una speranza, che tutta la agitano e la scuotono, che le fanno approfondire la coscienza di se stessa, in una incalzante serie di interrogativi interiori, e la spingono a sognare.”

Oltre 50 anni dopo questo auspicio, la Chiesa cattolica è diventata fermento della società, a tutti i livelli. Ma si è ridotto notevolmente il numero dei cattolici, persone capaci di amare la Chiesa, senza mai abbandonarla o tradirla. Lo smarrimento del senso del sacro è evidente se analizziamo la partecipazione alla messa domenicale. Se nel 2004 una persona su 3 (circa il 30% degli intervistati) dichiarava di frequentare la messa una volta alla settimana, oggi la percentuale è scesa al 18%.

In soli 14 anni, dunque, è diminuito di circa il 40% il numero dei praticanti regolari.

 

Anche tra gli italiani adulti che dichiarano di andare alla messa, solo il 29% rispetta l’obbligo settimanale del precetto per almeno 2 volte al mese, mentre un 18% è totalmente estraneo alla pratica religiosa. La mappa delle differenze a livello territoriale evidenzia una consuetudine religiosa leggermente più radicata al Sud (34%) e meno al Nord Ovest (23%).