Si è svolta a Roma, lo scorso 14 ottobre, l’evento conclusivo della Campagna CEI “Liberi di partire, liberi di restare”.
“Accogliere, proteggere, promuovere e integrare”. Sono i quattro verbi indicati più volte da papa Francesco e ribaditi nell’Enciclica “Fratelli tutti” come sintesi dell’impegno nei confronti delle persone migranti. Proprio questi verbi hanno fatto da filo conduttore alla Campagna “Liberi di partire, liberi di restare”, lanciata dalla Chiesa Italiana nel 2017 per aumentare la consapevolezza delle storie dei migranti, sperimentare un percorso di accoglienza, tutela, promozione e integrazione di quanti arrivano nel nostro Paese, riconoscere il diritto di ogni persona a vivere nella propria terra.
In quest’ottica, la Campagna ha agito a livello concreto, finanziando (con i fondi dell’8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica) 130 progetti in Italia, nei Paesi di transito e in quelli di partenza dei flussi migratori, per un totale di 27.529.890 euro.
Centodieci sono gli interventi avviati in Italia per 14.879.290 euro: di questi 29 sono quelli promossi da associazioni, istituti religiosi e cooperative (9.433.920) e 81 quelli voluti dalle diocesi (5.445.370).
Sono invece 7 i progetti finanziati nei Paesi di transito – Marocco, Albania, Algeria, Niger, Tunisia e Turchia – per una somma di 4.284.600 euro.
Mali, Nigeria, Costa d’Avorio, Senegal, Gambia, Guinea sono i Paesi di partenza dei flussi migratori in cui sono state avviate 13 iniziative per uno stanziamento complessivo di 8.366.000 euro.
All’intervento negli ambiti della formazione, della sanità, del lavoro e dello sviluppo, si è affiancata un’opera sul fronte culturale, volta alla sensibilizzazione e alla promozione di una cultura dell’incontro. A coordinare le attività della Campagna, è stato il “Tavolo Migrazioni”, un organismo formato da rappresentanti dell’Ufficio nazionale per gli interventi caritativi a favore del Terzo mondo, di Caritas Italiana, di Migrantes, di Missio e dell’Apostolato del mare, che nel tempo è diventato anche un modello di lavoro per le diocesi. Grazie al coinvolgimento dei Vescovi, infatti, sono nate diverse esperienze di pastorale integrata a livello locale, preludio all’elaborazione e alla realizzazione di progetti e all’organizzazione di iniziative sui temi dell’accoglienza, dell’integrazione, dell’accompagnamento dei minori.
Dal 31 ottobre 2017, è online il portale www.liberidipartireliberidirestare.it che ha accompagnato lo svolgersi della Campagna, raccontando le storie e le testimonianze delle persone coinvolte, sia dei promotori delle attività sia dei loro beneficiari. La grande mappa in home page permette di “entrare” nei luoghi di intervento, di scoprire cosa vi si realizza e con quante risorse, mentre la sezione “news” aiuta ad approfondire il significato e gli ambiti di questa iniziativa straordinaria della CEI attraverso le voci dei protagonisti.
Insieme al sito, per tutta la durata della Campagna è stata offerta alle diocesi, alle parrocchie, alle Caritas locali, ai Centri missionari e Migrantes, ai gruppi, alle associazioni e agli operatori pastorali impegnati a vario titolo sul fronte delle migrazioni, dell’accoglienza e dell’educazione alla mondialità la Newsletter, uno strumento agile per contribuire alla riflessione e alla sinergia, oltre che per favorire il confronto e lo scambio di esperienze a livello nazionale e internazionale.