Lincontro regionale del Lazio si è svolto il 22 ottobre a Latina e vi hanno partecipato, oltre agli incaricati diocesani, anche alcuni referenti parrocchiali. Ad accogliere lassise il Vescovo della diocesi Mons. Mariano Crociata e lincaricato diocesano Giovanni Alberto Lantieri.
Mons. Crociata non ha nascosto che è un impegno difficile: si tratta di cogliere le esigenze della Chiesa perché possa esercitare la missione affidatale dal Signore; si tratta di educare le coscienze dei fedeli, di sollecitare la coerenza tra fede e vita, di dimostrare anche con la propria testimonianza che non si tratta di mischiare sacro e profano ma di far comprendere che dietro le Offerte per il sostentamento e dietro l8xmille non cè solo denaro e, quindi, gli atteggiamenti di diffidenza da parte dei fedeli, non hanno ragione di esistere.
Ad introdurre i lavori il Vescovo delegato del Lazio Mons. Gino Reali che ha evidenziato il bisogno di tenere viva lattenzione, di creare legami con i fedeli, di non trascurare mai il dovere della trasparenza, di comunicarsi le esperienze e di essere trasparenti al massimo perché saremo interpellati su questioni economiche e non dogmatiche o altro. Da valutare laccorpamento degli Istituti diocesani sostentamento clero passivi.
Interessanti gli interventi che possiamo sintetizzare di seguito:
- il rendiconto 8xmille ha segnalato un perdita di 2 punti percentuali pari a 60milioni di euro e malgrado ciò nonostante i Vescovi hanno ritenuto di incrementare di 20milioni di euro il fondo per la carità a svantaggio del culto, della pastorale e del sostentamento
- è stato proposto che il 22 novembre Giornata Nazionale per il sostentamento del clero, le somme offerte nelle questue o per altre ragioni vengano divise distribuendo il 50% al sostentamento del clero ed il 50% alla parrocchia. Altra iniziativa operata e operabile è quella di mantenere in cassa il denaro che serve e donare il di più. E stato anche proposto di inserire nellanno liturgico una giornata pro-sovvenire in tutte la diocesi laziali sulla scia di quelle come il Venerdì Santo, la Carità del Papa e la Giornata Missionaria Mondiale
- nella maggioranza delle parrocchie è emersa lattenzione ai profughi e ai migranti
- la pastorale del sovvenire deve essere rafforzata e dilatata e lattività volta ad animarla non compete solo ad un ristretto gruppo di delegati, ma investe la coscienza ed il senso di partecipazione dei fedeli. Essa nasce dalla comunione, si sviluppa nella comunione e si impegna per la crescita della comunione; è pastorale al servizio delle pastorali ed investe valori ecclesiali e civili
- gli interventi sulla pastorale del sovvenire hanno provocato lampliamento della tematica alle sinergie (contatti con lAC, gli Scout, il Meic, altre aggregazioni ecclesiali) e alla necessità di essere presenti nella catechesi, negli itinerari formativi, nellinsegnamento
- sono state lamentate difficoltà tra i referenti parrocchiali ed i parroci, ed alcune diocesi hanno raccontato la loro storia che riassumiamo in una splendida ed invidiata partenza, in una stasi piuttosto lunga, anche per scelte vescovili, e, speriamo, in una rapida ripresa.
Prossimo appuntamento a Rieti, il 24 febbraio 2016.
Felice Fieni
Membro del Servizio Promozione diocesano di Latina