Chiedilo a Valentina e ai volontari che ogni giorno danno da mangiare a cento persone nella mensa della Sacra Famiglia di Pavia. Chiedilo a Mohammed e ai suoi fratelli che, partiti dal Mali, hanno attraversato lAfrica a piedi ed esausti hanno trovato rifugio e accoglienza nella casa parrocchiale di Pavia. Chiedilo a Giorgio che, al Grest delloratorio di via Ludovico il Moro, porta animazione e speranze ai ragazzi di Pavia.
Cosa sarebbe la Chiesa di Pavia senza l8xmille alla Chiesa cattolica? Chiedilo a loro e a don Vincenzo Migliavacca, incaricato del "sovvenire" di Pavia, che nella sua parrocchia il 28 maggio ha incontrato i direttori dei diversi Istituti diocesani sostentamento clero (Idsc) del Nord Italia per fare il punto sulla situazione e trovare nuove iniziative di sensibilizzazione.
Doverosi sono i ringraziamenti al dottor Attilio Marrazzi -referente regionale e incaricato di Crema- che grazie alla sua grande professionalità e pazienza certosina è riuscito a radunare intorno ad uno stesso tavolo oltre 30 persone tra Incaricati diocesani e Presidenti, Consiglieri, Responsabili dufficio degli Idsc delle diocesi di Milano, Crema Bergamo, Lodi, Vigevano, Pavia e Como.
Dopo un saluto del Vicario Generale di Pavia Mons. Adriano Migliavacca, che ha portato i ringraziamenti del Vescovo delegato Lombardia Mons. Giovanni Giudici, ha preso la parola don Vincenzo che ha molto insistito sul concetto della reale trasparenza, condizione imprescindibile per la credibilità generale della Chiesa e sul ruolo centrale dei cittadini, che vogliono essere sempre più protagonisti del cambiamento. Se coinvolti attivamente -ha detto don Vincenzo- i cittadini non guarderanno più allofferta come a una sorta di dovere, ma come una gioia, perché ciascuno vivrà la soddisfazione di fare qualcosa di buono e di concreto.
Il sottoscritto ha presentato i dati relativi alla raccolta fondi 8xmille ed in particolare ha sottolineato il ruolo fondamentale che gli Istituti diocesani sostentamento clero (Idsc) svolgono nel reperire risorse a copertura dei costi per il sostentamento del clero. Nel 2013 gli Istituti hanno compiuto notevoli sforzi nel rendere fruttiferi i propri patrimoni così da devolvere i fondi 8xmille soprattutto per fini caritativi. Purtroppo però i dati illustrati hanno fotografato unItalia a due velocità con le regioni del Nord più virtuose rispetto a quelle del Sud.
A seguire la relazione della rag. Simona Mantoan -amministrazione IDSC Milano- che con grande efficacia e precisione ha illustrato la revisione normativa sui nuovi criteri di valutazione dei bilanci degli Istituti diocesani. Il discorso è stato completato dal dott. Daniele Conti -direttore Idsc Milano- che ha evidenziato gli effetti dei nuovi principi contabili.
Immediatamente ha preso vita unaccesa e interessante discussione dove i rappresentati delle diverse diocesi hanno condiviso le difficoltà che quotidianamente sono costretti ad affrontare nellamministrazione di patrimoni spesso complessi e molto variegati.
Al termine dei lavori i presenti hanno mostrato il loro entusiasmo per lo svolgimento dellincontro, tornando nelle proprie diocesi ancor più consapevoli che grazie all8xmille alla Chiesa cattolica è possibile realizzare storie concrete di rinascita e di futuro. Chiedilo a don Vincenzo.
Paolo Cortellessa
Settore studi e ricerche Servizio Promozione della C.E.I.