Lo scorso 9 novembre si sono incontrati a Pompei, alla presenza del Vescovo delegato Mons. Ciro Miniero, gli incaricati diocesani del “sovvenire” e i propri collaboratori. L’incontro si è basato essenzialmente su 2 aspetti: formazione permanente degli incaricati e proposte da attualizzare in comunione e compartecipazione di più diocesi.
Mons. Miniero ha sottolineato come il Concordato Chiesa-Stato è il metodo che aiuta il popolo di Dio alla partecipazione al sostegno della Chiesa, quindi è molto più di un semplice conteggio percentualistico/economico. Pone piuttosto il cristiano quale responsabile delle necessità materiale dei suoi fratelli. Il Vescovo si è raccomandato di ricordare che la logica di Dio ci chiede di dare sempre e di essere molto attenti a non cadere nella rete di chi, a tutti i costi, scredita il nostro lavoro.
Stefano Gasseri del Servizio Promozione della CEI ha proposto di meditare come, in questi anni, il ruolo dell’incaricato si sia evoluto da divulgatore di notizie, documenti ed eventi a formatore dei valori che sottintendono il “sovvenire”. Perciò occorre investire con più coraggio sui laici cercando di individuare i talenti che Dio ha dato ad ognuno di noi e chiedere di partecipare alla vita della Chiesa con maggiore senso ecclesiale e maggiore corresponsabilità. Occorre, inoltre, rendere più evidente nelle parrocchie i benefici dell'8xmille e far notare ai fedeli i frutti della firma usufruiti in loco. Diffondere dentro e fuori l’invito a visitare “la mappa” che evidenzia la trasparenza con cui opera la Chiesa.
Da parte sua l’incaricato di Napoli e referente regionale ha ribadito che è compito di ogni fedele interessarsi della crescita e del vivere dell’intera comunità: nello spirito e nel corpo. Quindi ognuno sia sensibile e partecipi alle necessità di tutti i fratelli, anche al di fuori della propria parrocchia, diocesi, nazione.
Per poter realizzare quanto detto, occorre maturare in noi:
Il primo richiede una FORMAZIONE specifica a cui negli ultimi due anni, in Campania, ci si è dedicati in modo positivo.
Il secondo può essere realizzato in iniziative diversissime, a seconda della nostra fantasia, ma avendo sempre presente che anche il METODO deve coinvolgere la Comunità.
Di base dobbiamo riflettere che non è corretto pensare al “sovvenire” solo in prospettiva dell’8xmille. Quest’ultimo è uno dei pilastri del Concordato Chiesa- Stato ed è un metodo che ci aiuta, ma non risolve del tutto, le necessità dei fratelli. E’ pur vero che oggi è impensabile pensare a un metodo suppletivo.
Ormai sono anni che l’introito proveniente dall’IRPEF subisce cali soprattutto dovuti alla diminuita percentuale di firme per la Chiesa cattolica in rapporto alle firme totali. Siamo in presenza di:
PROPOSTE
Nell’incontro abbiamo quindi affrontato:
Si è pensato a delle TAVOLE ROTONDE cui invitare :
Le Tavole Rotonde vanno viste a più livelli e fasi:
Diac. Giovanni Dentice
Referente regionale