SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Incontri sul territorio: indicazioni in base alle vigenti norme in tema di Covid-19

Molti di voi ci hanno chiesto informazioni sulle regole da applicare in caso di incontri formativi realizzati in presenza presso le sedi parrocchiali. In questi casi si deve far riferimento al Dpcm del 7 agosto 2020 e il decreto legge n. 83 approvato dal Consiglio dei ministri il 29 luglio che ha prorogato al 15 […]
25 Settembre 2020

Molti di voi ci hanno chiesto informazioni sulle regole da applicare in caso di incontri formativi realizzati in presenza presso le sedi parrocchiali.

In questi casi si deve far riferimento al Dpcm del 7 agosto 2020 e il decreto legge n. 83 approvato dal Consiglio dei ministri il 29 luglio che ha prorogato al 15 ottobre 2020 lo stato di emergenza connesso all’epidemia da COVID-19 e le misure precauzionali minime per contrastare e contenere il diffondersi da Covid-19.

In generale è comunque necessario fare riferimento sia alla suddetta normativa statale vigente in tema di Covid-19 che, nello specifico, alla normativa della regione di appartenenza che potrebbe prevedere maggiori ristrettezze rispetto alla normativa nazionale.

Il Parere dell’Ufficio Giuridico C.E.I. – (estratto) in merito al tema incontri “in presenza” è che dall’esame comparato dei diversi allegati alla legge, si può anzitutto affermare che tutte le indicazioni riportate nelle singole schede tematiche devono intendersi come integrazioni alle raccomandazioni di distanziamento sociale e igienico-comportamentali finalizzate a contrastare la diffusione di SARS-CoV-2 in tutti i contesti di vita sociale.

È opportuno garantire un’adeguata informazione e sensibilizzazione degli utenti partecipanti sulle misure igieniche e comportamentali, anche facendo appello al senso di responsabilità individuale. I messaggi devono essere comprensibili ad eventuali utenti di altra nazionalità e possono essere veicolati attraverso apposita segnaletica e cartellonistica, prevedendo anche la predisposizione di informative agli iscritti, promozione e rinforzo del rispetto delle misure igieniche da parte del personale addetto.

Vanno riorganizzati gli spazi, i percorsi e il programma di attività in modo da assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro. Sono fatte salve le eccezioni previste dalle normative vigenti, la cui applicazione afferisce alla responsabilità dei singoli.

Potrà essere valutata una diminuzione della capienza massima dei locali oltre a privilegiare, laddove possibile, lo svolgimento di attività all’aria aperta, garantendo comunque il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e lo svolgimento di attività a piccoli gruppi di persone, garantendo sempre il rispetto della distanza interpersonale

È consentita la messa a disposizione, possibilmente in più copie, di riviste, quotidiani e materiale informativo a favore dell’utenza per un uso comune, da consultare previa igienizzazione delle mani.

L’utilizzo di mascherine a protezione delle vie respiratorie è obbligatorio in tutti i locali chiusi accessibili al pubblico e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale, fatte salve le eccezioni previste dalle disposizioni vigenti (bambini di età inferiore a 6 anni, soggetti con disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e soggetti che interagiscono con i predetti).

È necessario mettere a disposizione degli utenti e degli addetti distributori di soluzioni disinfettanti per le mani da dislocare in più punti, in particolare vicino agli ingressi delle stanze. Si ricorda che i guanti non sostituiscono la corretta igiene delle mani e devono essere cambiati frequentemente e comunque ogni volta che si sporcano o si danneggiano. I guanti già utilizzati, una volta rimossi, non devono essere riutilizzati e devono essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati.

Potrà essere rilevata la temperatura corporea all’ingresso, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5°C. Va mantenuto un registro delle presenze giornaliere da conservare per una durata di 14 giorni, garantendo il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.

Le postazioni dedicate al ricevimento degli utenti possono essere dotate di barriere fisiche (es. schermi).

La disposizione dei posti a sedere dovrà garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro, sia frontalmente che lateralmente.

Altro aspetto di rilievo concerne il favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni e il garantire la frequente pulizia di tutti gli ambienti e con regolare disinfezione delle superfici toccate con maggiore frequenza (es. banchi, tavoli, piani d’appoggio, corrimano, interruttori della luce, pulsanti, maniglie di porte e finestre, attrezzature, servizi igienici, ecc.).

In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate.

Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.

SCHEMA SINTETICO

(Normativa in tema di Covid-19)

NORMATIVA STATALE 

 

DPCM (decreto del Presidente del consiglio dei ministri)

Decreti, norme del ministero della salute

Raccomandazioni di base:

-Mascherine (copertura delle vie respiratorie)

-Distanziamento interpersonale (almeno 1 metro)

-Igiene personale (lavaggio mani, etc.)

-Controllo temperatura divieto ingresso se   >37,5 °C

NORMATIVA REGIONALE
(vedi regione di appartenenza)
Decreti regionali La normativa regionale può essere più restrittiva di quella statale