Alice, Chiara, Elena, e Rachele: sono le 4 studentesse universitarie vincitrici del concorso “In Un Altro Mondo” 2018, promosso dal Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa della CEI. Le giovani si aggiudicano un mese di volontariato internazionale in un’opera 8xmille nei Paesi in via di sviluppo. Ma vediamo più da vicino chi sono le finaliste.
Alice Bano, 24 anni di Padova, è laureanda in giurisprudenza a Trento e volontaria dell'associazione "Ali aperte" per l'assistenza e il supporto dei profughi; Chiara Negrello, 23 anni, nata a Rovigo, laureata presso "La libera Accademia di Belle Arti a Firenze" dove vive, vuole diventare fotoreporter per dare voce ai più deboli; Elena Signori, anche lei 23 anni, poliglotta e laureanda in Scienze del linguaggio alla Ca’ Foscari, ha studiato pianoforte e canto, ama il volontariato perché è l'espressione del modo in cui sogna di vivere: mescolandosi con altre culture e dando tutta se stessa per lasciare un segno; Rachele Ferrari, ventunenne di Novara, studia Scienze politiche con indirizzo internazionale e diritti umani a Padova, con numerose attività di volontariato in Italia e all'estero è fortemente decisa ad investire il suo tempo libero in attività di volontariato, che le ha cambiato la vita.
Le 4 under 24 sono state selezionate tra oltre 4000 candidature arrivate on line al sito www.inunaltromondo.it. In seconda battuta, i loro profili sono emersi tra quelli dei 20 finalisti convocati a Roma per una “full immersion” di due giorni a cura degli esperti d’area internazionale di Caritas Italiana.
Le finaliste vivranno, nelle 4 settimane di agosto, un vero e proprio concentrato di esperienze ed emozioni al servizio degli altri. A loro è affidato anche il compito di documentare sul campo e in prima fila, da blogger e fotoreporter, con post quotidiani sul sito web del concorso, la giornata in un progetto solidale “8xmille” e i suoi effetti sulla popolazione. Toccheranno con mano dove arriva l’azione degli italiani che hanno firmato per la Chiesa cattolica.
Le destinazione nelle “periferie del pianeta”
Alice Bano, con esperienze di cooperazione al suo attivo dal Medio Oriente alla Tanzania, partirà per il centro di accoglienza per madri e bambini “Maria Madre della Vita” a Fortaleza, in Brasile.
Destinazione Palestina per Rachele Ferrari, dove collaborerà con il progetto a sostegno degli anziani aperto a Betlemme dai frati francescani dell’ATS (associazione Pro terra Sancta). Al suo attivo esperienze in Rwanda nell’istruzione di bambini affetti da hiv, oltre che in Bosnia e Mozambico.
Chiara Negrello, photoreporter, è invece attesa in Giordania, dove Caritas Italiana assiste le migliaia di profughi provenienti da Siria e Iraq.
Per Elena Signori invece in vista c’è il Madagascar, presso la onlus “Educatori senza frontiere” per un progetto di formazione in una delle nazioni più povere del pianeta. Prima di questa partenza con una no profit di universitari aveva insegnato per un mese in Brasile: “In aree difficili si impara vivere con semplicità, a scoprire se stessi e a donare. Anche la fede si rafforza” spiega.
Nell’anno del Sinodo dei giovani, ad ottobre prossimo, e dell’invito di Papa Francesco alle nuove generazioni a “fare scelte audaci per costruire un mondo migliore”, i giovani che hanno risposto alla proposta CEI “si sono dimostrati pronti a scelte in prima persona” ha detto Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Promozione CEI per il sostegno economico alla Chiesa.