SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Il periodico Sovvenire tra i beni culturali

220 copie del periodico Sovvenire -e altrettanti bollettini- sono stati distribuiti ai partecipanti del Convegno nazionale “Storie fuori serie. Gli archivi storici ecclesiastici in una nuova prospettiva condivisa”, che si è tenuto a Roma lo scorso 27 novembre, all'Archivio centrale dello Stato, d’accordo con l’Ufficio CEI per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto. […]
27 Novembre 2017

220 copie del periodico Sovvenire -e altrettanti bollettini- sono stati distribuiti ai partecipanti del Convegno nazionale “Storie fuori serie. Gli archivi storici ecclesiastici in una nuova prospettiva condivisa”, che si è tenuto a Roma lo scorso 27 novembre, all'Archivio centrale dello Stato, d’accordo con l’Ufficio CEI per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto. Il programma è sul sito www.chiesacattolica.it/bce insieme agli abstract degli interventi.

“La missione essenziale di un archivio - spiega don Valerio Pennasso, direttore dell’Ufficio CEI - sta nell’offrire la possibilità di riunificare la storia delle persone, che vivono in una determinata comunità, attraverso il racconto dei documenti. Chi vi lavora, dunque, deve sentirsi radicato nel proprio territorio ma anche parte di una rete di istituzioni aperte e collaborative, con l’obiettivo di far crescere la community e il servizio alle persone”. In occasione del Convegno è stata presentata anche la nuova versione di BeWeb (www.beweb.chiesacattolica.it), il portale dei beni culturali ecclesiastici (storici e artistici, architettonici, archivistici e bibliografici) che viene alimentato grazie al lavoro quotidianamente svolto in tutte le diocesi italiane a servizio dell’intera comunità.

A riguardo proprio nel periodico del Servizio Promozione di novembre si legge nella rubrica delle “lettere” la testimonianza di don Michele Tisani:

“Non avrei mai pensato che da vecchie carte d’archivio potesse nascere qualcosa di pastoralmente e culturalmente interessante anche se, quando qualche anno fa dalla diocesi hanno deciso di portar via l’archivio storico della parrocchia per radunarlo con gli altri nell'archivio storico diocesano ho storto un po’ il naso e con me alcuni collaboratori. Passato un po’ di tempo, ho visto i frutti che non avrei immaginato: i vecchi registri polverosi hanno cominciato a raccontare qualcosa che la gente non conosceva e che neanch'io avevo capito del tutto; prima venivano consultati solo da studiosi, ora sono sul web e raccontano una storia senza polvere, tra tanti tesori artistici della nostra terra. I giovani mi hanno mostrato che i nostri libri sono insieme ad altri documenti di grande importanza, che accanto all'archivio c’è una biblioteca, e che tutto è sul sito BeWeb (www.beweb.chiesacattolica.it) che fa conoscere le opere d’arte diocesane e parrocchiali d’Italia. Navigando abbiamo trovato raccontata la nostra storia, e ci sono anche alcune App da consultare sul telefonino. A dire il vero potrebbero essere migliorate però: ‘forte!’ hanno detto alcuni dei ragazzi. A scuola hanno chiesto all'insegnante di religione di parlare di come arte e documenti tramandino la fede, con ricerche sulle opere della chiesa parrocchiale che avevano visto sin da bambini ma non avevano mai osservato attentamente. Volevo ringraziare per questo investimento in cultura, ho visto che ha partecipato anche l’8xmille. Non avrei pensato di ringraziare quando mi lamentavo perché ci avevano portato via un pezzetto della nostra storia parrocchiale”.