Ma l'agenda delle cose da fare non lascia spazio al "riposo". "E infatti necessario rileggere in una nuova ottica i documenti elaborati dallEpiscopato Italiano inerenti il sovvenire -scrive il Vescovo nella sua relazione- per poi sostenere e promuovere una loro più ampia attuazione, nellottica della corresponsabilità e della trasparenza".
Bisognerà dunque impegnarsi ancora molto per dare attuazione agli orientamenti pastorali rilanciati nel 2008 nel documento dei Vescovi Sostenere la Chiesa per servire tutti. "Nella prospettiva della nuova evangelizzazione, ritengo che la formazione permanente non possa più essere limitata ai presbiteri, dovendo necessariamente diventare un elemento strutturale di tutta la Chiesa" scrive quindi Mons. Farina che conclude affermando come non sia ancora terminata la "grande opera di educazione dei fedeli" dovendo ancora maturare, in parte del Popolo di Dio, la consapevolezza del dovere di "procurare che non manchino ai presbiteri i mezzi per condurre una vita onesta e dignitosa", poiché è per il bene dei fedeli che essi lavorano .
A tale riguardo, è necessario che nei prossimi anni il Comitato e il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica continuino a non concentrare la propria azione al solo 8xmille. "Vanno incrementate anche le azioni dirette a sollecitare il ricorso alle Offerte deducibili e alle altre forme di partecipazione corresponsabile alla vita della Chiesa. (...)".
"Con lelezione di Papa Francesco al soglio di Pietro -ha quindi evidenzito Mons. Farina- si è schiusa una nuova fase della vita della Chiesa. E terminata definitivamente la fase della 'maturazione del rinnovamento' proposto dalla dottrina conciliare, confermata da Benedetto XVI, sollecitando con caritatevole determinatezza la realizzazione della loro 'vera attuazione' per il bene della Chiesa. Il 13 marzo 2013, la barca della Chiesa ha definitivamente rotto gli ormeggi e adesso naviga in mare aperto per rispondere alle esigenze della 'nuova evangelizzazione' ".