La Chiesa è ricca o povera? Come si concilia il possesso dei beni con la povertà evangelica? Dove vanno a finire i fondi dell’8xmille derivanti dalle scelte dei contribuenti?
A queste ed altre domande l’indagine presentata nel libro di Mimmo Muolo “I soldi della Chiesa” con il sottotitolo “Ricchezze favolose e povertà evangelica”, presentato a Roma lo scorso 24 maggio. Al tavolo di presentazione il Segretario della CEI Mons. Stefano Russo, il prof. Carlo Cardia, ordinario di diritto ecclesiastico all’Università Roma tre e Danilo Paolini, capo della redazione romana di Avvenire.
L’obiettivo della pubblicazione, ha spiegato l’autore, è quello di “liberare il campo da alcune fake news, da quelle notizie fase e tendenziose che spesso circolano”. Dietro l’8xmille, ha aggiunto, c’è “una carità che non ti aspetti” in quanto “anche i fondi che non sono destinati direttamente alla carità possono fare carità, ad esempio attraverso il Progetto Policoro nato dall’intuizione di don Mario Operti che crea lavoro e stimola l’autoimprenditorialità soprattutto dei giovani”.