Don Gilberto Garrone è parroco a Bra (un comune di circa 30mila abitanti della provincia di Cuneo) nella parrocchia di S. Giovanni Battista. Decide di dedicare i tanti locali a disposizione della parrocchia all’ospitalità di persone che non hanno luogo dove vivere a causa di una improvvisa povertà o per motivi legati alla migrazione da terre lontane. Don Gilberto si rende conto che non ci si può più accontentare di dare un pezzo di pane o un vestito alle persone che suonano alle nostre porte o alle porte di una canonica. Possiamo fare di più. Possiamo incontrarci, conoscerci e diventare amici.
I poveri non sono più un oggetto delle nostre buone prassi parrocchiali, ma diventano soggetti. Non basta più parlare dei poveri nelle nostre comunità. I poveri devono esserci nelle nostre comunità. A rendere ancora più viva la condivisione tra le persone c’è il lavoro in un orto sociale nella proprietà della parrocchia. Alla fine della giornata c’è un pranzo insieme nella mensa della caritas cittadina. Tutti i giorni.
Amici, significa che “non c’è l’idea del servizio qui. C’è l’idea della vita. Noi siamo qui perché viviamo”.
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