Sono eroi, poco riconosciuti, di una frontiera invisibile che taglia in diverse parti lItalia. Noi tutti, cattolici inquieti o smarriti, abbiamo il dovere di dimostrare la straordinaria profondità del tessuto di bene di cui beneficia la collettività.
La dottrina sociale della Chiesa è un ancoraggio prezioso per ragionare sullestensione delle disuguaglianze, sulle nuove povertà, non solo materiali. Il concetto, assai di moda oggi, di bene comune (che poi è la sharing economy) fa parte della migliore tradizione da una Chiesa che si apre e accoglie e combatte londa crescente di nazionalismi e populismi. Quando si parla di micro-credito, per esempio, non dovremmo dimenticarci che tutto nasce nellItalia medievale con le misericordie e che il concetto anglosassone di charity è una derivazione di un concetto cristiano di carità, cioè il profondo rispetto del prossimo, senza alcun calcolo fiscale. E lo stesso potremmo dire del cosiddetto give back, che è la traduzione del senso cristiano della riconoscenza e della responsabilità verso la comunità nella quale si vive.
Insomma, in conclusione sono molti i compiti attuali dellAC, nella sua rinnovata veste. Perché non è solo una testimonianza evangelica damore nei confronti degli altri, ma è anche un presidio insostituibile di cittadinanza.»