L’incontro formativo svoltosi lo scorso 26 ottobre nella sala conferenze (sala Ubaldi) dell’Istituto Tecnico Agrario di Fabriano è stato inserito nel contesto di un Convegno organizzato insieme all’Associazione culturale di volontariato FaberArtis e con il pieno sostegno del Vescovo Mons. Stefano Russo che vi ha anche preso parte come relatore.
L’intento del Servizio diocesano promozione sostegno economico è stato quello di raggiungere una platea vasta di partecipanti che fossero espressione di buona parte del volontariato cattolico operante in diocesi con particolare riferimento a colore che si occupano di arte, cultura e valorizzazione dei beni artistici del territorio. Obiettivo raggiunto.
In apertura di incontro è stato proiettato il video “l’ABC del Sovvenire” cui ha fatto seguito il saluto e la presentazione dell’incaricato Massimo Stopponi che ha illustrato le finalità del convegno e presentato i tre relatori.
Ha quindi preso parola S.E. Mons Russo il quale dopo i saluti ed i ringraziamenti di rito ha ampiamente riferito della propria decennale esperienza quale responsabile dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali Ecclesiastici della CEI, con una particolare sottolineatura a come i fondi 8xmille siano una risorsa insostituibile per consentire una corretta tutela e manutenzione del patrimonio artistico ecclesiastico e favorire la sua fruizione ad un ampio pubblico. Infine ha posto l’accento sul volano occupazionale che detto patrimonio può rappresentare per le giovani generazioni, specialmente per colore che abbiano una specifica formazione nel settore.
È seguito poi l’intervento della Dr.ssa Veronica Iotti che, con l’ausilio di slide, ha affrontato l’argomento specifico dei beni culturali ed artistici inseriti in un processo generativo di sviluppo territoriale a base culturale che deve avere come fulcro le persone e la loro identità territoriale. Spostare l’attenzione sulle persone e sulla loro attivazione, permette alla cultura di essere un driver di sviluppo in una dimensione di radicamento profondo al territorio e di durabilità temporale (GENERATIVITÀ SOCIALE). Questo nuovo paradigma socio-economico, collaborativo e co-responsabile si ritiene abbia effetti a lungo termine su modelli culturali, sociali, economici e politici.
L’identità territoriale deriva da un’azione sociale, dall’agire in comune dei soggetti nella costruzione di progetti collettivi, dalla mobilitazione degli interessi dei gruppi e delle istituzioni territoriali, da un processo di costruzione collettiva a partire dal livello locale. Solo così esiste l’opportunità concreta di miglioramento per i territori e le collettività che li abitano.
Come intermezzo è stato proiettato il video “Il decalogo della trasparenza”, cui è seguita la relazione del coordinatore Stefano Gasseri che ha illustrato, con ampiezza ed esemplare chiarezza, i valori del “sovvenire” (comunione, corresponsabilità, perequazione, trasparenza). Ai fini della carità, scopo e missione della Chiesa, molto incisivo è risultato il continuo riferimento alla condivisione e alla corresponsabilità dei fedeli laici in rapporto anche alla situazione locale e alle prospettive del territorio provato da una lunga e profonda crisi occupazionale e dai danni del recente sisma.
Al termine dell’incontro sono seguite alcune domande ai relatori da parte dei presenti cui sono state date esaurienti risposte.
In fondo alla sala erano stati predisposti due tavoli: uno con il materiale promozionale e le utili sacche per il suo ritiro, l’altro con un nostro referente e con le segretarie dell’IDSC che hanno raccolto le Offerte per i sacerdoti più i dati anagrafici utili per l’invio della rivista Sovvenire. Purtroppo, nonostante i ripetuti inviti fatti dall’incaricato, solo alcuni tra i partecipanti hanno fornito i propri dati.
Il giornale diocesano l’Azione, presente con il suo direttore, ha fatto anche un bell’articolo sull’evento che si allega alla presente.
L’Incaricato diocesano
Massimo Stopponi