SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Diocesi dell’Umbria / Online il bilancio 8xmille. Intervista a Monzio Compagnoni

Si è tenuta online lo scorso 20 febbraio la presentazione alla stampa della terza edizione del “Bilancio 8xmille” delle otto diocesi dell’Umbria, pubblicata in un unico fascicolo dal titolo: 8xmille – Soldi spesi bene!, con tutti i dati e alcune opere realizzate con il contributo, appunto, dell’8xmille, raccontate anche attraverso dei video visionabili sul sito […]
22 Febbraio 2021

Si è tenuta online lo scorso 20 febbraio la presentazione alla stampa della terza edizione del “Bilancio 8xmille” delle otto diocesi dell’Umbria, pubblicata in un unico fascicolo dal titolo: 8xmille – Soldi spesi bene!, con tutti i dati e alcune opere realizzate con il contributo, appunto, dell’8xmille, raccontate anche attraverso dei video visionabili sul sito web del "sovvenire" umbro realizzati dalle redazioni giornalistiche de La Voce e Umbria Radio InBlu.

Ad annunciarlo è il diacono permanente perugino Giovanni Lolli, coordinatore del "sovvenire" per l’Umbria, evidenziando che “le Chiese umbre continuano a puntare ad una sempre maggior trasparenza e consapevolezza dei fedeli e di tutti i cittadini nell’ambito dell’utilizzo dei fondi 8xmille che ricevono dallo Stato italiano”.

I dati regionali e diocesani sono disponibili sul sito. All’incontro, preceduto da un seminario (sempre online) di aggiornamento-formazione per delegati e referenti diocesani e parrocchiali del "sovvenire", sono intervenuti: il Vescovo di Gubbio Luciano Paolucci Bedini, delegato Ceu per il "sovvenire"; il diacono Giovanni Lolli; il giornalista Daniele Morini, direttore del settimanale La Voce e di Umbria Radio InBlu, Massimo Monzio Compagnoni, responsabile nazionale del "sovvenire", e don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana di Perugia. Ad introdurre i lavori, oltre al coordinatore regionale Lolli, il Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della CEI.

Qui di seguito l'intervista rilasciata da Massimo Monzio Compagnoni a La Voce di Perugia a margine dell'evento.

“Si tratta di ben più che offrire un sostegno economico”

Mi avete emozionato per tutto quello che state facendo, per ciò che stanno facendo i volontari. È sempre veramente incredibile l’opera straordinaria che la Chiesa e le persone fanno sul territorio, garantendo una presenza di prossimità ai più fragili. Pur essendo anch’io un volontario in una mensa milanese, spesso mi domando: cosa sarebbe se non ci fosse la Chiesa, se non ci fosse tutto questo lavoro che fanno le Caritas? Credo ci sarebbe un vuoto impressionante”. Il direttore del Servizio promozione CEI per il sostegno economico alla Chiesa (Spse), Massimo Monzio Compagnoni, non nasconde la sua emozione intervenendo alla presentazione dei bilanci 8xmille nelle Chiese umbre, dopo aver sentito la testimonianza in video dei volontari della Caritas perugina.

Nonostante io sappia che conoscete benissimo quali sono i valori del 'sovvenire', prima di dare dei numeri voglio partire dai valori - ha proseguito. - Infatti credo che sia fondamentale sottolineare nuovamente l’importanza della formazione. La formazione deve diventare sempre più il nostro obiettivo perché non tutti i cattolici, i praticanti, hanno capito bene che cosa c’è all’interno di questa parola, ‘sovvenire’. Un termine che custodisce molto di più rispetto a ciò che sembra a una prima analisi. Questa parola viene dal Concilio Vaticano II, dove sono stati reintrodotti i concetti di comunione e di bene comune: qualcosa di così importante da dover stare al centro di tutto il nostro operato”.

Monzio Compagnoni ha ricordato come la riforma del Concordato del 1984 avesse un focus: il concetto di solidarietà. Così il “sovvenire alle necessità della Chiesa” diventa un dovere di tutti i battezzati, coscienza e consapevolezza di volersi prendere cura della famiglia dei figli di Dio che è la Chiesa. “È po’ come uno strumento musicale - aggiunge il direttore del Spse -, che rimane morto se non c’è la coscienza e la consapevolezza dell’artista a dargli vita! Se noi descriviamo il ‘sovvenire’ soltanto come l’atto materiale di sostenere economicamente la Chiesa, che si basa su due fonti che sono l’8xmille e le offerte liberali, non riusciamo a definire quale sia il vero significato che la Chiesa attribuisce al sostentamento economico. Per comprendere cosa sia il ‘sovvenire’, innanzi tutto, bisogna avere la coscienza e l’intenzione di voler prendersi cura dell’altro, e la consapevolezza che siamo uniti nella fede in Cristo e che formiamo un solo Corpo. Attraverso l’azione del ‘sovvenire’, riaffermiamo la nostra identità e il nostro essere cristiani. Allora capiremo - aggiunge ancora Monzio Compagnoni - che il 'sovvenire' è molto di più di un meccanismo economico”.

L’idea di fondo che regge tutta la riforma del sostegno economico - ribadisce quindi il responsabile del servizio CEI - è quella che la Chiesa non deve essere intesa come un’azienda, ma come “comunione”. Una famiglia in cui tutti sono corresponsabili della vita dell’insieme. Tutto va perciò fatto nella maniera più trasparente e perequativa, cioè distribuendo le risorse con criteri di equità.