Crotone: un messaggio d’amore e speranza dall’8xmille
L’idea di un messaggio di ottimismo in un periodo così difficile e delicato, era necessario se non vitale, per una realtà così carica di speranza come quella dell’8xmille. Partendo da questa premessa, da questo obiettivo, abbiamo iniziato con una prima fase argomentativa per ricercare un nuovo punto di vista da offrire, un messaggio che potesse […]
31 Luglio 2020
L’idea di un messaggio di ottimismo in un periodo così difficile e delicato, era necessario se non vitale, per una realtà così carica di speranza come quella dell’8xmille.
Partendo da questa premessa, da questo obiettivo, abbiamo iniziato con una prima fase argomentativa per ricercare un nuovo punto di vista da offrire, un messaggio che potesse evidenziare come una parte della negatività suggeritaci in questo periodo con la parola LOCKdown ovvero CHIUSURA potesse diventare l’invito ad un atteggiamento di più totale apertura facendola semplicemente diventare LOOKdown. L’unica chiusura che abbiamo voluto offrire è quella “C” di LOCK che a guardarla ci sembrava incompleta; da qui il nostro più accorato invito a non chiudersi ma soprattutto a guardarsi neanche tanto intorno quanto in basso, letteralmente LOOK DOWN guardare in basso, ai più bisognosi, alle persone che hanno bisogno di una parola di conforto, di un aiuto morale e, oggi più che mai, di un aiuto economico.
L’amore non si chiude per un tempo determinato perché ha paura del contagio, anzi, l’amore si nutre del contagio e gode di attenzioni che hanno un senso pieno, proprio nei momenti di difficoltà. Abbiamo così raccontato quella parte che, ahi noi, il lato egoista intrinseco in ognuno di noi, troppo spesso ci nasconde per renderci vittime di una società che forza la chiusura e l’isolamento dell’individuo, forse per il semplice gusto di smarrire la sensazione di forza che sa regalare l’unione.
Abbiamo raccontato le diverse forme di amore con il quale la nostra diocesi di Crotone Santa Severina si esprime nei confronti della propria comunità. Abbiamo cercato i mezzi di massa sulla quale ci bombardano di cattivi messaggi: i social, per combattere una guerra con buoni propositi, fornendo ottimi esempi da seguire e diffondendoli da parroci a parrocchia lanciando una sfida: far diventare virale un buon e saggio messaggio di speranza e amore.
In un mondo che diventa sempre più assetato di eclatanti manifestazioni da pubblicare, che siano esse di amore o di odio, abbiamo lanciato un messaggio di umiltà, di intima riflessione con se stessi, di pace dettata da un aiuto sostanziale rivolto a chi ha bisogno di noi, perché vive lo sconforto, la disperazione e cosa più grave (poiché madre di tutte), l’abbandono.
L’invito ad una semplice firma che parte da noi, tre giovani creativi incoraggiati e sostenuti dalla nostra amata guida spirituale Mons. Angelo Raffaele Panzetta e dall’instancabile incaricato diocesano del "sovvenire" don Yamid Dallos, che ha riconosciuto in noi, tre giovani che coprono la fascia d’età con meno certezze, che vivono la precarietà della società chiusa persino ad una crescita morale, che però non smettono di nutrire il sogno di poter sempre guardare oltre, cercare un altro punto di vista e offrirlo a chi “non ci aveva fatto caso” perché abituato alla banalità e alla comodità del “tanto è così, cosa possiamo farci?”
Un consiglio, un suggerimento. Cambiamo punto di vista, facciamoci un’idea nostra, non fermiamoci all’atteggiamento che ci suggeriscono con semplicità, guardiamo in basso per aiutare i fratelli che ne hanno bisogno e in alto per ringraziare Dio di quello che abbiamo, crediamoci, fidiamoci e arricchiamoci nel cuore con una semplice e banale firma per l’8xmille.
