SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Con l’8xmille segni di speranza nel Centrafrica segnato dalla violenza

L’8xmille, che i cittadini destinano ogni anno alla Chiesa cattolica, valica i confini e continua a promuovere lo sviluppo in Centrafrica, un Paese che torna a fare i conti con la violenza e la paura. Sono diversi i progetti che si stanno realizzando e che rappresentano “un segno di speranza in un contesto difficile e […]
18 Gennaio 2021

L’8xmille, che i cittadini destinano ogni anno alla Chiesa cattolica, valica i confini e continua a promuovere lo sviluppo in Centrafrica, un Paese che torna a fare i conti con la violenza e la paura.

Sono diversi i progetti che si stanno realizzando e che rappresentano “un segno di speranza in un contesto difficile e di sofferenza, che in questi giorni vive un rigurgito di violenza del quale a pagare il prezzo più alto è la popolazione”, sottolinea don Leonardo Di Mauro, responsabile del Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo. “Attraverso i fondi dell’8xmille, la Chiesa italiana – spiega – riesce ad essere presente e a farsi prossima a tante persone che hanno bisogno d’aiuto e che sono spesso dimenticate”. È quello che accade, ad esempio, alle porte di Bangui dove, grazie all’impegno dei frati carmelitani scalzi, è nata la Scuola Agricola Carmel che a novembre ha aperto le porte a una quarantina di giovani che vogliono diventare piccoli imprenditori agricoli.

L’8xmille si trasforma in solidarietà concreta anche nel Complesso Pediatrico di Bangui, gestito dal 2018 dall’Opera San Francesco Saverio C.U.A.M.M. che lavora per migliorare le competenze del personale medico e sanitario e garantire assistenza e farmaci.

Queste e le altre iniziative avviate in Centrafrica costituiscono delle luci, soprattutto nelle ultime settimane che – in occasione delle elezioni – hanno visto saccheggi, scontri armati e guerriglie.