SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Commercialisti a Bologna su “8xmille strumento utile anche nella pandemia”

Il 18 giugno alle ore 17 dall’Arcidiocesi di Bologna è stato trasmesso in diretta streaming l’incontro “8xmille strumento utile anche nella pandemia” per presentare il lavoro che la Chiesa ha svolto al servizio delle persone anche al tempo del Coronavirus. L’incontro è stato organizzato dal Servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa […]
23 Giugno 2020

Il 18 giugno alle ore 17 dall’Arcidiocesi di Bologna è stato trasmesso in diretta streaming l’incontro “8xmille strumento utile anche nella pandemia” per presentare il lavoro che la Chiesa ha svolto al servizio delle persone anche al tempo del Coronavirus.

L’incontro è stato organizzato dal Servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa in collaborazione con l’Ordine e la Fondazione dei commercialisti bolognesi.

L’evento è stato trasmesso sui canali YouTube e Facebook di “12Porte” e sul sito www.chiesadibologna.it (dove tra l’altro verranno postati i video girati).

Sono intervenuti: Mauro Magatti, sociologo/economista dell’Università del Sacro Cuore di Milano; Massimo Bergami, docente all’Alma Mater e alla ‘Bologna Business School’; Francesco Tundo, tributarista e professore all’Università di Bologna; don Matteo Prosperini, direttore della Caritas dell’Arcidiocesi di bologna. Ha moderato Giacomo Varone, incaricato diocesano del “sovvenire” nonché organizzatore dell’evento, mentre le conclusioni sono state affidate all’Arcivescovo Card. Matteo Zuppi.

Dalla tecnica tributaria ai possibili finanziamenti, tutti hanno evidenziato la necessità che il contesto attuale richiede interventi urgenti e ben fatti, adatti alla situazione di emergenza sociale ed economica che affligge il Paese ogni giorno di più.

Varone presentando l’iniziativa ha raccontato l’utilità dello strumento dell’8xmille anche nella pandemia evidenziando l’aiuto che in questo tragico momento è giunto tramite le diocesi (e tra queste anche la Chiesa di Bologna), alle parrocchie, alle Caritas diocesane e alle associazioni cattoliche di volontariato.

È intervenuto anche Massimo Monzio Compagnoni (neo Responsabile del Servizio Nazionale della CEI), il quale oltre a ringraziare per l’importante iniziativa ha evidenziato alcuni aspetti legati all’attività di sensibilizzazione del “sovvenire”:

  • l’importanza e la forza che la rete del Territorio riveste nell’azione di formazione e promozione del “sovvenire” e, per questo, quanto i referenti territoriali debbano essere aiutati e sostenuti affinché possano svolgere al meglio il loro servizio;
  • ha spiegato cosa ha voluto comunicare l’attuale campagna nazionale 8xmille, nata prima del Covid-19, ma adattata all’emergenza attuale. Si è voluto, infatti, vincere l’indifferenza, sostenere i progetti, i preti, i volontari in prima linea; ma, soprattutto sostenere i più vulnerabili. Una Chiesa che come una madre, sia vicino ai propri figli, specialmente ai più bisognosi, ai più fragili…nessuno escluso!
  • lo spot “C’è un Paese…” è il filo rosso che lega gli 8.000 progetti che ogni anno sono resi possibili grazie all’8xmille.

Nelle conclusioni il Cardinale Zuppi ha evidenziato il preoccupante contesto in cui il Paese si trova, ora con i vari sussidi la situazione si è un po' attenuata, ma nei prossimi mesi l’aspetto economico e sociale potrebbe modificarsi in modo drammatico: «bisogna evitare che il vulnerabile di oggi diventi il fragile di domani». Ha parlato poi dell’iniziativa della Caritas, che ha istituito il fondo San Petronio, prevedendo un sussidio anche per chi lavora in nero; questo è un intelligente esempio di aiuto concreto per queste persone costrette a farlo, non avendo alternative e disposte a lavorare senza diritti, questi sono stati i primi a perdere la fonte di guadagno con cui vivere.

Ha infine raccomandato che «finita la pandemia non possiamo diventare peggiori di quello che eravamo prima, ma dovremmo aver capito che non possiamo pensare solo a noi stessi: i problemi degli altri, prima o poi ricadranno anche su di noi».