SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Cagliari: “Una Chiesa di tutti per tutti”

Il 2 marzo sono stati circa un centinaio i partecipanti alla Giornata diocesana del “sovvenire” sul tema “Una Chiesa di tutti per tutti”, organizzata, nell’aula magna del Seminario arcivescovile di Cagliari, dal Servizio diocesano per la promozione, in collaborazione con la Caritas diocesana, con gli Uffici diocesani delle comunicazioni sociali, dell’economato, dell’edilizia di culto e […]
19 Marzo 2019

Il 2 marzo sono stati circa un centinaio i partecipanti alla Giornata diocesana del “sovvenire” sul tema “Una Chiesa di tutti per tutti”, organizzata, nell’aula magna del Seminario arcivescovile di Cagliari, dal Servizio diocesano per la promozione, in collaborazione con la Caritas diocesana, con gli Uffici diocesani delle comunicazioni sociali, dell’economato, dell’edilizia di culto e dei beni culturali.

Obiettivi dell’iniziativa: far conoscere l’attuale sistema di sostegno economico alla Chiesa cattolica fondato su 8xmille e Offerte liberali Insieme ai sacerdoti, raccontare le cifre e le opere realizzate.

Ha aperto i lavori Mons. Arrigo Miglio, Arcivescovo di Cagliari, delegato del “sovvenire” per la Sardegna, che ha voluto ricordare le motivazioni di queste impegno. «Tra queste - ha detto -, quella di carattere ecclesiale: una Chiesa dove ognuno ha responsabilità. La motivazione è anche di carattere politico: è fondamentale il discorso della trasparenza, con la comunità cristiana informata su come vanno le cose da un punto di vista economico-finanziario. Dobbiamo mettercela tutta, perché è in gioco il futuro delle risorse che la Chiesa italiana ha a disposizione, superando l’eventuale pudore nel raccontare come sono spesi i fondi».

Tra gli interventi, quello di Stefano Maria Gasseri, del Servizio Promozione della CEI. «Sarebbe squalificante - ha detto - ridurre il “sovvenire” a una raccolta di fondi, perché il sostentamento dei sacerdoti spetta alla comunità dei fedeli». Si tratta «di un sistema di condivisione che permette la sussidiarietà: ogni realtà che è in difficoltà sa di poter contare sulle altre. Appurato che è la comunità dei fedeli che deve provvedere al mantenimento dei sacerdoti, la visione della Chiesa è quella di una carità gratuita, alla cui base c’è la logica del dono».

A seguire, la tavola rotonda con alcune testimonianze di sacerdoti, laici, operatori Caritas che hanno raccontato le opere realizzate nella diocesi grazie ai fondi 8xmille. Tra queste, quella di don Franco Puddu, parroco della Chiesa N.S. delle Grazie, a Sestu, destinataria di due contributi 8xmille, grazie a cui è stato possibile l’ampliamento e la ristrutturazione dell’edificio. Altra testimonianza, quella di don Giuseppe Pes, parroco della Chiesa di San Leonardo a Serramanna, dove, grazie ai contributi 8xmille, è stato restaurato l’organo e in primavera sarà restaurata la cupola della Chiesa.

Ancora, le testimonianze dei referenti e volontari di alcuni servizi che la Caritas diocesana porta avanti grazie ai fondi 8xmille, tra cui la mensa Caritas (che, nel corso del 2018, ha garantito una media di circa 600 pasti giornalieri, con punte intorno ai 900 nei momenti di particolari difficoltà ed emergenze). A questa si aggiungono il Centro di cottura sociale di Settimo San Pietro, e le altre mense diocesane: quelle del Buon Pastore, del Viandante, la mensa Caritas parrocchiale ad Elmas, quella dominicale dell’Ordine di Malta presso San Carlo Borromeo e il Centro diocesano di assistenza, grande emporio per la distribuzione di viveri e altri prodotti di prima necessità alle famiglie bisognose. Tra le altre azioni Caritas sostenute dall’8xmille, i servizi per le povertà, l’assistenza e l’attività del Centro di ascolto; i servizi per i senza dimora, con le accoglienze diurne e notturne e l’unità di strada; il progetto destinato alle famiglie rom, per favorirne l’inclusione abitativa, sociale, scolastica, sanitaria e professionale, in sinergia con le istituzioni locali; l’area della finanza etica/micro-credito, in primis con l’attività della fondazione anti-usura Sant’Ignazio da Laconi (che dal 2004 al 2018 ha erogato oltre 8 milioni e 500 mila euro per il sostegno a famiglie sovra-indebitate e  a rischio di usura), l’impegno nel settore immigrazione, con il Centro d’ascolto per stranieri Kepos e altre progettualità, tra cui i corridoi umanitari.

Nella seconda parte della mattinata, gli interventi su come sono stati spesi i fondi 8xmille nella diocesi, di don Marco Orrù, responsabile dell’Ufficio diocesano dell’economato, e di don Ferdinando Caschili, direttore dell’Ufficio tecnico dell’edilizia di culto e dei beni culturali.  Tra gli spunti emersi durante la giornata, anche la necessità di rafforzare lo strumento delle offerte liberali, in modo da “liberare” più risorse per la carità e le altre esigenze pastorali. Ciò emerge se si guarda ai dati recenti: nel 2017 il costo totale del sostentamento del clero (3.944.720,69 €) è stato coperto per il 62,1% dai fondi 8xmille (voce sostentamento clero) e solo l’1,6% grazie alle offerte liberali. Nel 2018, dei fondi 8xmille alla diocesi sono già stati assegnati: € 1.059.269,71  alle opere di culto e pastorale; € 1.020.896,82  alla carità; € 1.017.600,00  all’edilizia di culto; € 139.368,00 ai beni culturali.

[In allegato il n. 9 del settimanale diocesano di Cagliari “il Portico” in cui sono riportati: l’intervista a Matteo Calabresi, e articoli vari sull’uso dell8xmille in diocesi]

Maria Chiara Cugusi