Si è svolto dal 17 al 23 settembre 2020 il viaggio “premio” dei vincitori del bando giornalistico 8xmille senza frontiere fatto in collaborazione tra il Servizio Promozione CEI e la Federazione Italiana Settimanali Cattolici. Un “premio” particolare perché prevedeva la visita in Armenia di opere che hanno ricevuto fondi dell’8xmille. I giornalisti dei settimanali diocesani e i vincitori della sezione Tv Corallo, accompagnati dai responsabili Matteo Calabresi (Servizio Promozione) e don Leonardo Di Mauro (Interventi Caritativi Terzo Mondo), hanno documentato con i loro reportage quanto bene gli italiani possono fare per tante persone che hanno bisogno di aiuto, ovunque esse siano, destinando l’8xmille alla Chiesa cattolica. Tra i reportage scritti anche il video realizzato da Andrea Palumbo e Paola Bardelli, vincitori per la sezione Tv Corallo, per TV Libera di Pistoia.
Il cristianesimo in Armenia ha radici antichissime, ma i cattolici sono solo 280.000 su 3 milioni di abitanti. In un Paese che cerca di risorgere dal peso enorme del genocidio e dalla conseguente diaspora, e dopo il crollo dell’Unione Sovietica che ha fatto svuotare i suoi villaggi a causa della mancanza di occupazione , la Chiesa cattolica , attraverso i fondi dell’8xmille dona sostegno a tutti in modo capillare e disinteressato con attenzione particolare ai bambini e agli anziani soli.
Tra le opere visitate l'ospedale "Redemptoris Mater" ad Ashotsk, voluto da Giovanni Paolo II dopo il terremoto che alla fine del 1988 aveva sconvolto il nord dell'Armenia, alcuni centri diurni per anziani gestiti dalla Caritas armena e destinati a migliorare le condizioni di vita delle persone disabili e anziane in tre regioni: Shirak, Lori e Gegharkunik. Oltre agli anziani l’8xmille ha contribuito a migliorare i servizi del centro per bambini poveri “Piccolo Principe" che Caritas gestisce nella città di Artashat. La povertà minorile espone i bambini a situazioni di analfabetismo, disagio sociale e abusi. Per prevenire e contrastare questi fenomeni la Caritas Armenia ha curato l'avvio di centri specializzati che possano offrire ai bambini direttamente, e alle famiglie indirettamente, sia il supporto socio-psicologico di cui necessitano, sia di istruzione, formazione e svago che diversamente non riuscirebbero ad avere.
Il gruppo CEI/FISC ha incontrato anche Sua Beatitudine il Vescovo Minassian Raphael grato della solidarietà manifestata.