SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Andamento Offerte: deboli segnali di ripresa

Il segno meno purtroppo persiste ma il decremento si è leggermente indebolito rispetto a quello registrato prima del periodo estivo. Questo in pratica dicono gli ultimi dati disponibili sull’andamento della raccolta delle offerte per i sacerdoti aggiornati ad agosto 2015.   Nei primi 8 mesi del 2015 i fedeli hanno inviato donazioni per 1 milione […]
22 Settembre 2015
Il segno meno purtroppo persiste ma il decremento si è leggermente indebolito rispetto a quello registrato prima del periodo estivo. Questo in pratica dicono gli ultimi dati disponibili sull’andamento della raccolta delle offerte per i sacerdoti aggiornati ad agosto 2015.

 
Nei primi 8 mesi del 2015 i fedeli hanno inviato donazioni per 1 milione 814 mila euro, mentre lo scorso anno, nello stesso periodo, la somma era di 1 milione 948 mila euro. Ciò significa appena 134mila euro in meno, pari al 6,9% di decremento.

 
Più consistente purtroppo il decremento del numero di offerte: 27.021 donazioni quest’anno contro le 30.012 offerte del 2014 (meno 10,0%). 

In contro tendenza invece l’importo medio donato che ad agosto fa registrare un segno positivo sebbene inferiore a quello registrato il mese scorso. Quest’anno ogni fedele ha donato, infatti, in media quasi 67,13 euro, lo scorso anno 64,90 euro cioè oltre 2 euro in più. 

E allora, con il periodo delle vacanze ormai alle spalle riaccendiamo i motori e rimbocchiamoci le maniche al fine di rafforzare ancor di più quel patto di comunità e corresponsabilità. In un momento come quello attuale in cui il tessuto sociale è debole e cresce l’indifferenza nei confronti dei più deboli, il sostegno economico alla Chiesa cattolica diventa una grande opportunità per fare un patto di comunità e di corresponsabilità. Un patto che rimette al centro i sacerdoti e con loro le persone povere e sofferenti, i loro bisogni materiali, morali e spirituali. In questo modo il "sovvenire" diventa una grande opportunità per far vivere la nostra Chiesa “povera per i poveri”.