Si è svolto il 27-28 gennaio a Pesche, nel Cenacolo Sorelle Faioli, il Convegno per il Clero della diocesi di Isernia-Venafro, organizzato dallincaricato del Servizio per il sovvenire e dal direttore dellUfficio comunicazioni sociali. Un Convegno che, insieme, è stato di approfondimento e di aggiornamento su temi oggi cruciali nella vita della Chiesa: lamministrazione e la comunicazione, due volti dellunica missione della Chiesa. Una due giorni molto partecipata dai sacerdoti della diocesi che hanno accolto con grande interesse gli interventi dei relatori.
Il pomeriggio di venerdì, è stato completamente dedicato al tema del sovvenire e dellamministrazione dei beni ecclesiastici, e il quadro che si è delineato, grazie allintervento del dott. Stefano M. Gasseri è stato quello di una assunzione di responsabilità da parte di tutti nella direzione del sovvenire alle esigenze della Chiesa per poter sempre meglio rispondere alle tante istanze che ad essa vengono presentate: dal sostegno ai poveri, alledilizia di culto, al sostentamento dei sacerdoti per la loro missione. Una corresponsabilità da riscoprire a da vivere con maggiore trasporto.
Molto apprezzata è stata poi la seconda parte del pomeriggio, in cui con laiuto di don Lorenzo Simonelli e Patrizia Clementi dellAvvocatura della diocesi di Milano, si è entrati nel vivo dellamministrazione dei beni ecclesiastici, un tema molto sentito, oggi forse più che mai, e che diventa sempre più espressione e insieme comunicazione di un Vangelo vissuto.
Il secondo giorno del Convegno è stato poi interamente dedicato al tema della comunicazione. Hanno guidato la riflessione del clero Mons. Domenico Pompili, direttore dellUfficio Comunicazioni Sociali della C.E.I., Francesco Ognibene, caporedattore di Avvenire e Paolo Bustaffa, direttore del Sir. Ha aperto i lavori Monsignor Pompili con una relazione sul tema Tecnica, verità e libertà. La comunicazione nellera digitale, nella quale ha fortemente messo in evidenza come oggi non sia più possibile parlare dei media come di strumenti, ma come essi costituiscano ormai un ambiente da abitare. La verità della tecnica non è nella tecnica ha poi continuato ma nelluomo, il quale non può non comunicare, ha bisogno di farlo. E per farlo in modo costruttivo ha bisogno di comprendere lambiente in cui si trova ad agire.
Sulla stessa linea gli interventi di Francesco Ognibene e Paolo Bustaffa che hanno accompagnato i presenti in un viaggio ideale per chiarire il modo in cui i media stessi, che sia la carta stampata, che sia internet hanno bisogno di muoversi per essere veramente a servizio delluomo e della sua dignità.
Il clero diocesano si è distinto per la quasi totale partecipazione e interesse ai temi trattati. Si è partiti dal tema della corretta e trasparente amministrazione, per suscitare interesse per il sovvenire alle necessità della chiesa anche passando attraverso una seria comunicazione.
Don Girolamo (incaricato diocesano)